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Cuneo, incassa per otto anni la pensione della compagna morta: dovrà restituire 80 mila euro

La sua compagna era deceduta nell’ottobre 2011 ma lui non lo aveva mai comunicato all’Inps e continuava a percepire la pensione della donna. Alla fine 80mila euro in oltre otto annni ma l’uomo, 65 anni, del Cuneese è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Ceva.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Continuava a percepire indebitamente la pensione della convivente deceduta da ben 8 anni. A scoprirlo i finanzieri della Tenenza di Ceva, in provincia di Cuneo. I militari hanno seguito, su delega della Procura locale, un’attività d’indagine di Polizia economico-finanziaria, con l’obiettivo di ricostruire il periodo temporale e quantificare il compenso percepito senza alcun diritto dall’uomo di 65 anni.

80 mila euro in 8 anni

Le indagini hanno così consentito di portare alla luce che per ben 8 anni, ossia dal mese di ottobre 2011 a tutto il 2019, il convivente della defunta ha continuato a prelevare dal Conto corrente intestato alla avente diritto del trattamento pensionistico, con delega ad operare, la prestazione pecuniaria di “invalidità civile” comprensiva della “indennità di accompagnamento” che veniva accreditata dall’INPS, per un importo totale di più di 80 mila euro.

Pensionato denunciato

Il pensionato è stato così segnalato all’autorità giudiziaria di Cuneo per “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato” (art. 316 ter, 1° comma c.p.) per non aver dichiarato all’istituto di previdenza la morte della donna. Le autorità hanno proceduto a sottoporre a sequestro preventivo i beni immobili e mobiliari e, naturalmente, inoltrata all’Ente erogatore l’interruzione immediata degli emolumenti pensionistici.

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