Cuneo, Anna Piccato uccisa per una birra: il killer Ermanno Bianco non avrà l’ergastolo
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Dall'ergastolo a 30 anni di carcere per Ermanno Bianco, l'uomo che nel 2019 uccise in provincia di Cuneo Anna Piccato, pensionata ed ex operaia Indesit, per tre euro. La pena è stata modificata dalla Corte di Assise di appello di Torino che ha proceduto con il rito abbreviato. L'uomo di 42 anni aggredì Anna Piccato per rapinarla. La donna con sé non aveva molto e così Bianco decise di spendere quel poco che le aveva sottratto dopo l'omicidio per comprare una birra. L'uomo aveva ammesso davanti ai giudici di aver colpito Piccato più volte con una chiave inglese per rapinarla. Dopo undici colpi, è caduta a terra esanime con il volto irriconoscibile per le ferite inferte.
Il "bottino" sottratto alla vittima era il resto della colazione al bar della pensionata. Quei soldi, per stessa ammissione di Bianco, furono spesi poco lontano per acquistare una birra. L'uomo fu incastrato dalle forze dell'ordine grazie alle tracce di dna individuate sugli abiti della pensionata. Dopo aver colpito a morte la donna, Bianco aveva trascinato il suo corpo dietro il muro della chiesetta di Berge. I carabinieri di Cuneo riuscirono così a fermarlo già 15 ore dopo l'omicidio. Ha sempre sostenuto di aver agito da solo per futili motivi senza mai aver incontrato prima di allora la pensionata. Le tracce di dna di Bianco furono individuate sulle scarpe e sulla borsa che la donna aveva con sé.
Il cadavere della donna fu ritrovato alle 9 di mattina da alcuni residenti che si trovavano nei pressi della chiesa del paese. Anna Piccato era molto nota in zona come volontaria della Croce rossa e sindacalista della Cgil. La sua morte improvvisa ha sconvolto l'intera comunità, ancor più provata dall'estrema brutalità usata per ucciderla. Piccato non aveva mai avuto a che fare prima con l'operaio 42enne. La violenza da lui esercitata fu motivo di incredulità anche per le forze dell'ordine che lavorarono al caso.