Cugine uccise sulla A28, il dolore del marito di Sara: “Quell’uomo ha tolto la mamma a due bimbe”
"Quell'uomo ha portato via la vita di una mamma e di un'altra ragazza, due bimbe ora sono senza la loro mamma, deve solo vergognarsi e pagare per quello che ha fatto", parole di rabbia mista dolore quelle di Devis Da Ros, 27enne marito di Sara Rizzotto, una delle due cugine vittime del grave incidente avvenuto sulla A28 tra Villotta e Azzano Decimo quando la loro vettura è stata travolta da un uomo ubriaco al volante. Il ventisette da quella terribile domenica è in ospedale accanto alle sue due bimbe, coinvolte nello stesso schianto e ancora ricoverate nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Udine. "La più piccolina sta tutto sommato bene, deve fare ancora degli accertamenti, ma sta bene. La più grande si è appena svegliata adesso, dopo un intervento chirurgico" ha rivelato l'uomo alla Tribuna di Treviso non nascondendo la rabbia per il comportamento dell'uomo al volante della Land Rover che ha tamponato violentemente la vettura con Sara, la cugina Jessica Fragasso e le piccole.
"Quella persona deve solo vergognarsi, dopo aver fatto quello che ha fatto è anche scappato senza preoccuparsi di lasciare un luogo dove comunque ha tolto la vita a due ragazze, una di 20 anni e una di 25 anni madre di due figlie. Una bambina di 2 anni e mezzo e una di 5 mesi rimarranno per sempre senza la mamma." ha aggiunto il 27enne riferendosi al fatto che il 61enne residente nel pordenonese dopo lo schianto è uscito dalla sua vettura capovolta ed è fuggito saltando il guard rail dell’autostrada e aprendosi a forza un varco verso l’aperta campagna. L'uomo, individuato alcune ore dopo dalla polizia stradale, è risultato avere ancora alcol nel sangue, sintomo evidente che era ubriaco. Ora è accusato di omicidio stradale plurimo aggravato, omissione di soccorso e fuga e, su indicazione della Procura, è stato arresto e condotto in carcere a Udine. Al momento del fermo tasso di alcol nel sangue era triplo rispetto al consentito per guidare.
Secondo quanto accertato finora, pare che il 61enne stesse provando l’auto di un altro quando domenica ha spinto l'acceleratore al massimo lungo la A28 centrando in pieno la Panda con le due vittime per poi travolgere anche un'altra vettura, una Fiat 500 su cui viaggiavano i genitori di Jessica Fragasso, rimasti feriti a loro volta. Sono stati loro a chiamare i soccorsi, ancora sconvolti per quanto accaduto, mentre il 61enne si allontanava dal luogo della tragedia.