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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Cucchi, Ilaria: “Buon Natale a La Russa, che difese i carabinieri”

In un post su Facebook la sorella di Stefano si rivolge all’ex ministro della Difesa, che subito dopo la morte del 31enne romano “garantì a gran voce e ammonendo tutti che ‘i Carabinieri non c’entravano assolutamente'”. Qualche parola anche sulla contestata nomina del nuovo perito, il professor Introna: “Tutti devono avere legami con La Russa?”
A cura di Claudia Torrisi
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Solo ieri sono state diffuse indiscrezioni su un possibile "movente" per il violento pestaggio che portò alla morte di Stefano Cucchi, il trentunenne romano morto il 22 ottobre del 2009, una settimana dopo essere stato arrestato. Secondo una testimonianza di un ex detenuto, Stefano potrebbe essere stato picchiato perché si era rifiutato di "fare la spia", quando i carabinieri gli hanno chiesto informazioni confidenziali. Proprio all'Arma e a chi sin dalle prime ore che hanno seguito la morte di Cucchi l'ha difesa strenuamente, la sorella di Stefano ha voluto dedicare i suoi personali auguri di Natale.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Ilaria Cucchi si è rivolta "al signor La Russa, che da Ministro della Difesa immediatamente dopo l'orribile morte di Stefano garantì a gran voce e ammonendo tutti che ‘i Carabinieri non c'entravano assolutamente'. Buon Natale al professor Arbarello, che ha eseguito l'autopsia in modo così brillante da meritarsi poi la nomina a consigliere di amministrazione di un grande gruppo assicurativo insieme al figlio del signor La Russa a processo in corso".

La sorella di Stefano si è anche rivolta al "nuovo perito professor Introna, appartenente al partito del signor La Russa già candidato capolista nelle elezioni del 2009 in Puglia". La famiglia Cucchi ha da subito espresso dissenso per la nomina di Introna nel nel collegio di periti del gip Elvira Tamburelli, poiché non lo ritiene una figura super partes a causa dei suoi legami professionali con il team che ha redatto la perizia su cui si fonda l'assoluzione di agenti, medici e infermieri nella prima inchiesta – anche se la Cassazione ha disposto un nuovo processo per cinque dei sei dottori. In seguito alla nomina del professore, il consulente della famiglia di Stefano, Vittorio Fineschi, ha rinunciato all’incarico. "Abbiamo massima fiducia nei magistrati. Ma vista la scelta del professor Fineschi, al quale ci legano stima e amicizia, riteniamo opportuno stare a casa", ha commentato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi.

Proprio per rispondere alle polemiche nate in seguito alle proteste della famiglia per la nomina di Introna, Ilaria ha concluso i suoi "auguri" rivolgendosi "a tutti coloro che sicuramente sosterranno che noi vogliamo sceglierci i periti e ai quali rispondo: ‘c'è una legge che impone che tutti i periti e consulenti di parte pubblica nel processo Cucchi debbano per forza aver legami col signor La Russa?'".

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