“Cucchi fu picchiato prima di arrivare in tribunale”, lo dice il garante dei detenuti
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"Prima che Stefano Cucchi arrivasse in tribunale era già stato picchiato". Parola del garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni a margine di un convegno, nel quale è stato ribadito quando affermano da anni i familiari de geometra 31enne arrestato a Roma nel 2009 per droga e morto una settimana dopo all'ospedale Pertini. "Prima di arrivare a Regina Coeli Cucchi è stato in custodia in tre caserme diverse", ha detto e poi ha aggiunto: "Ho sempre sostenuto che bisogna capire cosa sia successo prima che arrivasse a piazzale Clodio (il tribunale di Roma, ndr)”.
Cucchi, sentenza d'appello: tutti assolti
Lo scorso 31 ottobre la sentenza del processo d'appello per la morte di Stefano Cucchi ha portato all’assoluzione di tutti gli imputati: sei medici, tre infermieri e tre agenti della penitenziaria. In primo grado furono condannati solo i medici per omicidio colposo. Alla lettura della sentenza, la sorella Ilaria è scoppiata in lacrime: "La giustizia malata ha ucciso Stefano. Mio fratello è morto in questo palazzo cinque anni fa, quando ci fu l'udienza di convalida del suo arresto per droga, e in quel caso il giudice non vide che era stato massacrato. Si è spento da solo tra dolori atroci. Attenderemo le motivazioni e andremo avanti. Chi ha commesso un errore deve pagare, ma non con la vita come mio fratello".
Indagine sul perito Arbarello
A seguito della sentenza d’appello, il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, d’intesa coi colleghi Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, ha annunciato di aver aperto un'indagine (senza indagati né ipotesi di reato) sul perito Paolo Arbarello. L'ex direttore del dipartimento di medicina legale dell'università La Sapienza e consulente dei pm, nei giorni scorsi era stato accusato dalla sorella di Stefano di aver compilato, per i pm, una perizia alterata sulla morte del fratello.