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Csm propone a Di Matteo il trasferimento “per sicurezza”. Il pm rifiuta

Nino di Matteo, pm nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, ha fatto sapere di voler attendere l’esito della sua candidatura per la Direzione nazionale antimafia e alla Procura di Enna.
A cura di S. P.
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Il Consiglio superiore della Magistratura ha proposto al sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo, pm nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, il trasferimento ad altra sede per ragioni di sicurezza. Il magistrato, da tempo oggetto di minacce, è stato ascoltato ieri per questa ragione dalla Commissione e ha rifiutato il trasferimento facendo sapere che preferisce aspettare l'esito di alcuni concorsi per i quali ha presentato domanda, come quello per tre posti di sostituto alla procura nazionale antimafia, su cui il plenum del Csm dovrebbe deliberare proprio oggi. Oltre alla Dna, Di Matteo – che ha comunque ringraziato la Commissione per l'iniziativa – ha fatto domanda anche per il posto di procuratore di Enna.

Per i tre posti alla Dna la Terza Commissione ha proposto Eugenia Pontassuglia, pm del processo di Bari sulle escort che l'imprenditore Tarantini portava da Silvio Berlusconi, il sostituto procuratore di Napoli Marco Del Gaudio, pm del processo all'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, e il sostituto Pg di Catanzaro Salvatore Dolce, titolare di diverse inchieste sulle cosche calabresi. Nella scorsa seduta si è poi aggiunta una proposta di minoranza, del togato Aldo Morgigni, che chiede di nominare Nino Di Matteo. A Palazzo dei Marescialli spiegano che la procedura in questione era stata aperta circa dieci giorni fa e a seguito della risposta data di Di Matteo, è stata ora sospesa, in attesa che si definiscano i concorsi ai quali il pm ha partecipato.

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