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Crollo ponte sullʼA14, sindaco paese terremotato: “Ero a 500 metri, che panico”

I pm ipotizzano un errore durante i lavori di spostamento del cavalcavia e al momento indagano per omicidio colposo plurimo. Intanto l’autostrada è stata riaperta al traffico venerdì mattina.
A cura di Antonio Palma
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Ci potrebbe essere un errore umano dietro il crollo del cavalcavia sull'autostrada A14 avvenuto giovedì all'altezza di Camerano (Ancona) e costato la vita a due persone: i coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. È quanto ipotizza la Procura della Repubblica di Ancona che ora indaga sul disastro del ponte 167. Nessun crollo strutturale dunque, secondo gli inquirenti, ma un errore tecnico nel corso dei lavori di spostamento del cavalcavia per l'ampliamento della carreggiata dell'autostrada. Secondo le prime ipotesi, infatti, il crollo sarebbe avvenuto per il cedimento dei pilastri provvisori realizzati per sostenere i martinetti utilizzati per sollevare il cavalcavia.

Non si esclude però un malfunzionamento della centralina che controlla il meccanismo e che potrebbe aver inclinato troppo il ponte determinando il crollo. Al momento non si esclude nemmeno che a causare il crollo possa essere stato il cedimento del pilone che faceva da perno e quindi nel mirino dei pm anche il calcestruzzo con sui è stata realizzatala struttura. Autostrade per l'Italia si è affettata ad assicurare che si è trattato di un tragico incidente non prevedibile "determinato dal cedimento di pile provvisorie su lavori di innalzamento del cavalcavia necessari per ripristinare l'altezza dell'opera rispetto al nuovo livello del piano autostradale, dopo l'allargamento dell'autostrada a 3 corsie".

Diverse ditte lavoravano nel cantiere

Intanto all'ospedale di Ancona si stanno riprendendo tre operai romeni rimasti feriti nel crollo. Non so cosa è successo, non mi ricordo…mi sono trovato per terra all'improvviso" ha dichiarato uno di loro  alla giornalista dell'ANSA che lo ha avvicinato, aggiungendo: "Faccio il manovale da tre anni, ho fatto altri lavori come questo, senza problemi". L'uomo è dipendente della Delabech, come l'altro compagno ferito che ha  un trauma cranico e contusioni multiple. Secondo la Procura però la loro ditta che aveva avuto l'appalto da  dalla Pavimental (controllata da Autostrade) non era l'unica a lavorare nel cantiere. C'era anche il Gruppo Nori e "altre ditte che stiamo cercando di individuare" ha spiegato il Pm. "Abbiamo chiesto con estrema urgenza alle aziende che hanno progettato ed eseguito i lavori sul cavalcavia crollato in A14 una relazione dettagliata su quanto accaduto, per accertare eventuali errori umani e valutare possibili azioni a tutela" fanno sapere da Autostrade per l'Italia, spiegando che "il cantiere era stato avviato il 7 febbraio e si sarebbe dovuto concludere, per quanto riguarda le attività sulle pile finalizzate all'innalzamento del cavalcavia, il 31 marzo".

Maggiore chiarezza sicuramente si avrà dopo i risultati della perizia disposta dal pm di Ancona Irene Bilotta, a cui sono state affidate le indagini. Il consulente tecnico della Procura, un professore universitario, infatti dovrà valutare la tenuta strutturale del ponte e quelle delle opere realizzate per i lavori. Al momento l'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo plurimo ma ancora non ci sono nomi nel registro degli indagati. Una inchiesta parallela è stata avviata anche dal Ministero dei Trasporti che ha istituito una commissione ispettiva.

"Mi auguro che l'inchiesta chiarisca le responsabilità" ma "non caverei da un singolo episodio valutazioni sull'intero sistema autostradale italiano" ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Bruxelles, rispondendo ad una domanda sul crollo del cavalcavia sulla A14. "Abbiamo un buon sistema stradale e autostradale", ha proseguito", ma "abbiamo anche grandi problemi di manutenzione del territorio e ci stiamo lavorando con un progetto guidato da Renzo Piano che rilanceremo nei prossimi giorni".

"Che panico, è stato traumatizzante", il racconto di quei momenti

Drammatico il racconto di quei momenti da parte di uno degli automobilisti che si è ritrovato di fronte il ponte sull'A14 rimanendo bloccato. Si tratta di Romina Gualtieri, Sindaco di  Monsampietro Morico, piccolo Comune terremotato in provincia di Fermo, che stava andando a une delle tante riunioni post sisma del Centro Italia.  "Mamma mia… che panico ieri… a 500 metri dal crollo" ha rivelato all'ANSA via WhtatsApp, aggiungendo: "È stato traumatizzante…ancora non metabolizzo…". "Ora sono in Regione… ma ripassare lì oggi…" ha concluso Gualtieri che era ad Ancona per un altro incontro per gli sfollati negli hotel.

"Dalla prima analisi, c'è stata una collisione fra il veicolo e la trave portante del cavalcavia: evidentemente la trave è crollata. Gli operai lavoravano non sul cavalcavia ma alla base, sono rimasti feriti probabilmente nell'atto di evitare il crollo" ha spiegato il comandante della polizia stradale delle Marche. La macchina delle due vittime, sui cui corpi il pm ha disposto l'autopsia, non è stata completamente schiacciata. I detriti non hanno sfondato il tettuccio ma la parte anteriore della vettura è  finita sotto il troncone. Antonella e Emidio Diomede sono stati subito soccorsi ed estratti dall'auto e sembra che l'uomo fosse ancora vivo, ma è deceduto subito dopo.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia fino a questo momento, il ponte prima di crollare si sarebbe inclinato da un lato, per cause ancora da chiarire, per poi abbattersi al suolo con uno scivolamento dal lato opposto. Lo ha spiegato il dirigente del Compartimento di Polizia stradale delle Marche, Alessio Cesareo, secondo il quale è possibile che il troncone caduto non appoggiasse perfettamente per l'intera lunghezza o che da una parte fosse più sollevato e dall'altra meno. Sta di fatto che i sostegni provvisori non presentano danni.

Autostrada riaperta al traffico

Resta l'interrogativo del perché il tratto autostradale non sia stato chiuso durante l'intervento come ha chiesto anche il  Sindacoo di Castelfidardo. Autostrade per l'Italia dal suo canto ha spiegato che si trattava di un "intervento di routine" e che la chiusura al traffico si verifica soltanto quando si sostituisce un ponte vecchio, di solito durante la notte. Intanto, come rende noto la stessa Polizia stradale delle Marche, dopo quasi una giornata di chiusura, l'autostrada è stata riaperta venerdì mattina, prima la carreggiata sud dell'A14 in direzione Pescara, chiusa da ieri fra Ancona sud e Loreto, e poi anche quella in direzione opposta. Al momento però si viaggia nelle sole corsie di sorpasso.

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