Crollo Ponte Morandi, patteggiamento per Autostrade e Spea, a processo gli altri 59 imputati
Sono stati rinviati tutti a giudizio i 59 imputati per il crollo del Ponte Morandi a Genova avvenuto il 14 agosto del 2018. Tra loro anche l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci. A decidere per il rinvio il giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni. Il processo inizierà il prossimo 7 luglio. L'udienza preliminare sul crollo del Ponte Morandi è iniziata nell'ottobre 2021. La procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti i 59 indagati, comprese le società autostrade per l'Italia e Spea. In tutto gli iscritti al registro degli indagati erano stati 69. Si erano costituite parte civili anche il comune di Genova, la Regione Liguria e i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Adoc. Ora il gup ha scelto di mandare alla sbarra i 59 imputati con l'accusa comune di omicidio colposo (altre contestazioni sono omicidio stradale, disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo doloso, rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza, falso, omissione d'atti d'ufficio.
Il giudice per l'udienza preliminare, inoltre, ha accolto il patteggiamento di Autostrade e di Spea, l'ex controllata per le manutenzioni. Le due società pagheranno circa 30 milioni, uscendo dal processo. La procura aveva dato parere favorevole. Le due società erano imputate per la responsabilità amministrativa in relazione al comportamento dei propri dipendenti. "Siamo molto soddisfatti del rinvio a processo di tutti e 59 gli imputati – ha detto all'Adnkronos Egle Possetti, presidente del Comitato "Ricordo vittime ponte Morandi" -. Si vede che la Procura ha lavorato bene".
Prima dell'udienza, lo stesso Possetti ha specificato che a questo punto della vicenda giudiziaria sul Ponte Morandi, il comitato dei familiari delle vittime si aspetta "tempi brevi e nessun intoppo. Stare tranquilli dopo tanto tempo sarà difficile e non possiamo fidarci finché non sarà presa l'ultima decisione del processo". Il portavoce del comitato nel disastro di quattro anni fa ha perso la sorella, il cognato e i due nipoti. "Finché non sarà scritta l'ultima riga di questa vicenda giudiziaria, non saremo tranquilli"