Crollo Ponte Morandi, chiesto il processo per Castellucci e altri 58 imputati
Chiesto il rinvio a giudizio per l'ex amministratore delegato di Aspi e Atlantide, Giovanni Castellucci, e per altri 58 imputati nell'ambito dell'udienza preliminare per il crollo del Ponte Morandi. Dopo 11 udienze, i pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno hanno anche chiesto il dissequestro dei reperti, in modo da consentire al Comune di Genova di proseguire con i lavori per il parco della Memoria, luogo progettato dall'architetto Srefano Boeri per ricordare le vittime del crollo avvenuto il 14 agosto del 2018.
Sono state 43 le vittime del crollo. Secondo gli investigatori, il ponte crollò a causa delle mancate manutenzioni, rinviate nel corso degli anni. La struttura aveva importanti carenze da tempo e nessuno ha agito per la messa in sicurezza, garantendo in questo modo maggiori dividendi ai soci. Le accuse, a vario titolo, sono di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, disastro colposo, crollo doloso, rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza, falso, omissione ‘atti d'ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Nel corso di due incidenti probatori disposti, il collegio dei periti del gip scrisse che erano identificabili le carenze nei controlli e negli interventi di manutenzione. L'intervento di retrofitting che avrebbe dovuto rinforzare gli stralli delle pile 9 e 10 fu deliberato nel 2017 ma non è mai stato eseguito. Un intervento che avrebbe potuto evitare il crollo "con elevata probabilità". "Paradossale – si legge . rilevare che questi difetti che hanno determinato l'esecuzione di interventi dal 1982 al 993 sono stati riscontrati nuovamente dai Periti nell'ambito delle attività svolte nel primo incidente probatorio per la valutazione dello stato di conservazione e manutenzione del viadotto".
Imputati anche ex vertici di Aspi e Spea, la società che si occupava delle operazioni di manutenzione. Nella giornata di domani, giovedì 17 febbraio, inizieranno a parlare anche i legali delle parti civili. "La scelta dei pm appare scontata dopo la ricostruzione andata in scena che è basata su mere suggestioni non suffragate dai fatti – hanno dichiarato Guido Carlo Alleva e Giovanni Paolo Accinni, legali dell'imputato Giovanni Castellucci -. Avremo modo di dimostrarlo intervenendo, per fortuna ormai a breve, in aula".