Crollo ponte Genova, tra le vittime Vincenzo: faceva il camionista, lascia la moglie e due figlie
Tra le vittime accertate del crollo del ponte Morandi di Genova c'è anche Vincenzo Licata. Cinquantotto anni, originario di Agrigento, più precisamente di Grotte, ma da anni residente a Vicenza, faceva il camionista ed era il titolare di una ditta di trasporti che opera su tutto il territorio nazionale. Proprio la mattina di martedì 14 agosto stava andando a lavoro quando il viadotto si è polverizzato nel vuoto. Lascia la moglie e due figlie. I suoi familiari hanno provato a contattarlo appena ricevuta la notizia del disastro, ma ogni tentativo è risultato inutile fino alla conferma del decesso giunta nelle ultime ore e il riconoscimento del corpo avvenuto all'ospedale della città ligure. "Tutta l'amministrazione comunale e la comunità si stringono intorno alla famiglia di Vincenzo", ha dichiarato il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, che per altro ha anche deciso di sospendere tutte le attività dell'estate in programma fino al prossimo 20 agosto.
Vincenzo aveva lavorato per anni come dipendente delle Poste, ed era molto conosciuto nel suo paese d'origine, Grotte. Poi aveva deciso di cambiare vita e di mettersi in proprio: da qui la volontà di creare la ditta di trasporti, di cui era a capo, che lo portava a viaggiare per tutta l'Italia. Il 58enne non è l'unica vittima siciliana del crollo del ponte Morandi di Genova. Insieme a lui, anche Marta Danisi, che aveva 29 anni e faceva l'infermiera all'ospedale Santi Antonio e Biagio" di Alessandria. Viaggiava nell'auto del fidanzato toscano, Alberto Fanfani, ed è precipitata nel vuoto insieme con lui quando il viadotto Morandi ha ceduto. Per di più, la tragedia ligure ha messo in allarme anche e soprattutto gli abitanti dell'isola, dato che un altro ponte Morandi collega proprio Agrigento a Porto Empedocle e che è stato chiuso per sicurezza. La struttura è stata progettata dallo stesso ingegnere di quello Genova, Riccardo Morandi, e nello stesso periodo.