Crollo ponte Genova, il fegato di una delle vittime trapiantato a Padova: “Grande generosità”
Dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova, è arrivata una buona notizia per una famiglia padovana. Il fegato di una delle 43 vittime, travolte dalle macerie del viadotto collassato sul Polcevera lo scorso 14 agosto, è stato trapiantato ad un paziente che era da tempo in lista d'attesa per ricevere un organo sano. È Il Mattino di Padova a raccontare questa storia di grande generosità attraverso le parole degli operatori della Croce Verde della città veneta, che hanno tuttavia preferito restare anonimi. Tutto è stato fatto molto velocemente, dato che gli organi si deteriorano rapidamente e il fegato deve essere impiantato entro 12 ore dall’espianto. "Era quasi mezzanotte quando ho ricevuto la chiamata la notte tra il 18 e il 19 agosto", ha ricordato uno dei due.
"L’emozione – hanno continuato – era forte perché stavamo andando incontro a una tragedia nazionale, ma grazie alla generosità di una delle vittime una persona poteva essere salvata. Gli autisti e l’equipe medica sono arrivati alle 4 del mattino e a Genova è stata eseguita l’operazione di espianto che si è conclusa alle 10 del mattino. Poi la corsa verso Padova, con il fegato conservato nel ghiaccio per poter salvare una vita al Policlinico". L'operazione è andata nel migliore dei modi, ma i medici, su richiesta della famiglia, preferiscono mantenere il riserbo totale sull'identità del donatore e del paziente che ora potrà sperare in una vita nuova. "Posso solo dire – ha dichiarato il professore Umberto Cillo, direttore della Chirurgia Epatobiliare e Centro Trapianti di Fegato al Policlinico di Padova – che il gesto della famiglia della vittima del crollo di Genova è straordinario, di grande civiltà e generosità. In un momento di grande rabbia e di accuse hanno avuto il coraggio di pensare agli altri e questo ha un grande significato umano e di atti di generosità come questo ne abbiamo davvero un gran bisogno".