Crollo gru, a Torino i funerali di Filippo Falotico: rose bianche per l’operaio morto a 20 anni
Bandiere a mezz'asta a Torino oggi nel giorno dei funerali dei tre operai morti nel crollo della gru di via Genova. Folla in Duomo questa mattina per l’ultimo saluto alla più giovane delle tre vittime, Filippo Falotico, morto ad appena venti anni. A celebrare i funerali monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino. Ad accogliere la bara, coperta di rose bianche, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, gli assessori comunali Francesco Tresso e Gianna Pentenero, l'assessore regionale Andrea Tronzano. In Chiesa i gonfaloni di Città Metropolitana e Comune di Torino e della Regione Piemonte. Tanti i giovani presenti, amici della vittima ma anche ragazzi che non lo conoscevano. "Poteva capitare a chiunque, il lavoro deve essere sicuro", così un giovane. Sul sagrato il cofano dell'auto con cui il ventenne, grande appassionato di motori, correva la domenica, incorniciato da palloncini bianchi e blu.
La città di Torino, come previsto da ordinanza del sindaco Lo Russo, ha proclamato il lutto cittadino "in memoria delle tre vittime e in segno di commossa partecipazione della comunità torinese”. Ascom Confcommercio Torino e provincia e Epat Torino partecipano al cordoglio per le famiglie colpite dalla tragedia esponendo a mezz'asta la bandiera italiana nella sede torinese dell’Associazione.
Istituzioni e organismi di controllo "non restino inermi di fronte a questa guerra dichiarata", ha detto monsignor Cesare Nosiglia al funerale. "È inaccettabile che in un Paese che vuole essere tra i più avanzati si registrino così tanti incidenti sul lavoro. Non si può risparmiare sulla vita e non si può speculare sulla sicurezza", ha aggiunto.
Le altre due vittime dell’incidente in via Genova, Roberto Peretto – 52enne di Cassano d’Adda (Milano) e Marco Pozzetti – 54enne di Carugate (Milano), saranno portati nei comuni dove vivevano, in Lombardia.
"Sei andato via troppo presto insieme ai tuoi colleghi per una causa ingiusta. Dovevamo viverti ancora un po'”, recita una lettera posata sul luogo dove sabato scorso il crollo di una gru ha ucciso i tre operai. Il messaggio è rivolto proprio al più giovane delle vittime, Filippo Falotico, ed è firmato "Giada e Alessandro". "Eccoci qui – si legge – a mettere dei fiori dove la tua amata gru, che ti ha visto crescere e diventare un uomo, ti ha anche portato via; dove ti abbiamo visto per l'ultima volta in un video, una visione straziante per noi che ti abbiamo visto sempre sorridente e felice". "Fai il bravo lassù Fil e insegna agli altri come stare in maniche corte a -2 gradi. Ti vogliamo bene”, si legge ancora. Dal giorno dell'incidente in quel tratto di strada transennato in migliaia sono andati ad accendere un lume, a lasciare un fiore o un biglietto.