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Crollo galleria A26, sospesi ispettori Spea: “Avevano appena verificato senza segnalare nulla”

In un recente controllo, gli ispettori Spea, la società di ingegneria del gruppo Atlantia, la holding della famiglia Benetton, avevano accertato che la galleria Bertè aveva superato positivamente e senza criticità le verifiche condotte. Aspi ha annunciato che il piano di controlli sulle gallerie si concluderà dentro due mesi.
A cura di Antonio Palma
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La galleria Bertè dell’autostrada A26, interessata dal crollo di parte del soffitto nei giorni scorsi, era stata controllata di recente dagli ispettori Spea, la società di ingegneria del gruppo Atlantia, la holding della famiglia Benetton, ma non erano state riscontrate né tantomeno segnalate criticità che potessero far sospettare quello che è accaduto. Lo ha comunicato la stessa società autostrade, che gestisce il tratto interessato, nel colloquio urgente richiesto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proprio a seguito del crollo avvenuto il 30 dicembre scorso nel tratto compreso tra le uscite di Ovada e Masone, lungo la carreggiata della A26 in direzione Genova. Gli ispettori hanno accertato che la galleria Bertè aveva superato positivamente e senza criticità le verifiche condotte.

Crollo galleria Berté, Procura indaga per disastro colposo

Autostrade ha spiegato che sono in corso ulteriori approfondimenti per accertare eventuali responsabilità e cause che hanno determinato lo stacco di parte del soffitto ma come primo provvedimento saranno sospesi gli stessi ispettori che hanno firmato l’ultima relazione sulla galleria stabilendo che era tutto regolare. Il caso quindi rischia ora seriamente di ripercorrere la stessa strada del caso dei falsi report sui viadotti autostradali scoperti a seguito delle indagini sul crollo del Ponte Mordi di Genova, compresa l’apertura di un’inchiesta della Procura del capoluogo ligure. Resta da capire infatti se le ispezioni siano state condotte nel migliore di modi e di conseguenza se le gallerie autostradali siano sicure per chi le attraversa. AL momento il fascicolo aperto dalla procura di Genova è  contro ignoti ipotizzando il reato di disastro colposo. La magistratura ha acquisito le relazioni di servizio della polizia stradale menre il materiale crollato sarà sottoposto a vaglio di tecnici nominati dalla procura

Controlli gallerie a nuova società esterna scelta tramite gara

Ad ogni modo, come comunicato dalla stessa Autostrade, il ruolo di Spea nelle verifiche è terminato col vecchio anno perché dal 1 gennaio tutte le ispezioni, sia sui viadotti che sulle gallerie, saranno a carico di una nuova società esterna scelta tramite gara. Proprio per quanto riguarda le gallerie, a seguito della richiesta della Ministra De Micheli di accelerare i tempi, Aspi ha annunciato che il piano di controlli sulle gallerie si concluderà dentro due mesi. “Daremo un immediato e ulteriore impulso al piano di controllo di tutti i fornici della rete, già affidato a un consorzio internazionale guidato dalla multinazionale Bureau Veritas. Il piano sarà fortemente accelerato e verrà concluso entro i prossimi due mesi. Tali controlli saranno affiancati anche dall'utilizzo di georadar” hanno spiegato da Autostrade.

Crollo A26, Osservatorio tecnico sulle verifiche

I risultati di queste ispezioni saranno oggetto di controlli ed esami da parte di un Osservatorio tecnico istituito presso la sede del ministero che si riunirà ogni 10 giorni per vigilare affinché venga rispettato il cronoprogramma. Intanto resta chiuso il tratto della A26 interessato dal crollo. Al momento con ci sono date certe sulla riapertura e con il ritorno del traffico pesante si rischiano nuovi disagi visto che al momento si viaggia a senso unico alternato sull’altra carreggiata dal casello di Masone, che per questo motivo resta chiuso verso Genova.

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