Crollo funivia Stresa-Mottarone: “Fune traente sotto sforzo o usurata”. Ultimo controllo nel 2020
Potrebbe essersi strappata la fune traente per un deficit di resistenza o perché sottoposta a uno sforzo superiore alla capacità. Sono soltanto ipotesi quelle sul crollo della funivia Stresa-Mottarone: sarà la magistratura, ora, a chiarire quanto accaduto. Secondo i testimoni, prima si è sentito un forte sibilo, poi una delle cabine è scivolata indietro per trecento metri, precipitando poi al suolo. Prima ancora della tragedia, i passeggeri hanno sentito un suono simile "a uno schiocco". Il rumore che, in genere, annuncia che la fune traente si è spezzata. La fune portante, di conseguenza, è precipitata causando la morte di quattordici delle quindici persone a bordo. Secondo gli uffici del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, la revisione generale di quell'impianto era avvenuta nell'agosto del 2016, con ulteriori controlli nel luglio del 2017 e poi ancora nel novembre del 2020 con interventi sulle funi portanti, su quelle traenti e sulla fune soccorso.
Una Commissione ora dovrà individuare cosa abbia causato l'incidente con approfondimenti specifici che si aggiungeranno agli accertamenti della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime. Secondo quanto attualmente accertato, la fune traente si sarebbe spezzata, facendo così crollare anche quella portante. Ma a causare la tragedia sarebbe stato il malfunzionamento dell'impianto di sicurezza che avrebbe dovuto chiudere immediatamente le ganasce, bloccando l'impianto e impedendo il crollo della cabina. Chi sarà chiamato a fare gli accertamenti dovrà spiegare cosa non abbia funzionato quando i 15 passeggeri erano arrivati a poco più di cento metri dal Mottarone.
L'esito dei controlli nel 2020
La Leitner, azienda altoatesina che si occupa di impianti a fune, ha fatto sapere che l'ultimo controllo delle funi è stato effettuato nel 2020. Dagli accertamenti non sarebbe emersa, secondo quanto dichiarato, alcuna criticità. L'impianto è stato sottoposto a controllo magnetoscopico, ossia un esame che consiste nel sottoporre l'intero sistema delle funi a un campo magnetico con uno speciale toroide. L'analisi dell'onda elettromagnetica di ritorno dovrebbe sottolineare eventuali anomalie che poi vengono trasmesse all'Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi).
Una funivia, in genere, è sottoposta a revisione completa ogni 20 anni fino al compimento dei 60 anni di età. Da allora vengono effettuati accertamenti ogni 10 anni. Le funi vengono invece sostituite in base alle verifiche ogni qualvolta vengono evidenziate anomalie, con controlli effettuati di anno in anno. Costanti anche le radiografie del cavo metallico, del quale si mappa così il grado di usura, dato dal tempo e dalle costante flessioni al quale viene sottoposto. Con cadenza mensile, invece, le verifiche sugli impianti frenanti e sui sensori di emergenza. Nella giornata di ieri, però, neppure quelli hanno funzionato.
Funivia bloccata nel 2001
Il 12 luglio del 2001 la funivia Stresa-Mottarone è stata protagonista di un altro fatto di cronaca: per alcune ore 40 turisti stranieri sono rimasti bloccati a 25 metri di altezza per un accavallamento della fune traente e quella portante. I passeggeri sono stati portati in salvo dopo ore di attesa dalle 11 di mattina, momento del blocco, fino a sera. A causare l'incidente un improvviso black out dovuto al forte vento. I turisti sono stati salvati da due soccorritori equipaggiati con un verricello. Districare le funi a quell'altezza sarebbe stato impossibile vista la presenza di persone a bordo. Per questo motivo i passeggeri sono stati salvati aprendo la botola sul fondo della cabina. Uno dopo l'altro sono stati imbragati e poi calati a terra.
L'ammodernamento tra il 2014 e 2016
La ditta Leitner ha speso quattro milioni per l'ammodernamento della funivia appartenente al comune di Stresa fatto tra il 2014 e il 2016. La struttura è gestita dalla società private Ferrovie del Mottarone, ma è di proprietà comunale. La responsabilità del funzionamento impeccabile è prima del gestore privato, poi del direttore di esercizio e dell'azienda che ha certificato i controlli. Con ogni accertamento viene redatto un verbale che certifica la regolarità. La magistratura è ora chiamata ad analizzare gli ultimi emessi nel 2020 nei dettagli.