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Crollo del cantiere Esselunga a Firenze

Crollo del cantiere Esselunga di Firenze: tre indagati per omicidio colposo plurimo e disastro

Gli indagati sono il direttore dei lavori strutturali all’interno del cantiere, ingegnere Marco Passaleva, l’ingegnere Carlo Melchiorre e Alfondo D’Eugenio, il primo responsabile dell’ufficio calcolo e responsabile tecnico di produzione di Rdb.Ita spa, il secondo legale rappresentante sempre della Rdf.Ita spa.
A cura di Davide Falcioni
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A quasi un anno dalla strage al cantiere Esselunga di Firenze, in cui morirono cinque operai, La Procura del capoluogo toscano ha iscritto tre persone nel registro degli indagati ed emesso un provvedimento di sequestro che riguarderebbe l'azienda che costruì la trave.

La tragedia avvenne la mattina del 16 febbraio 2024, quando una trave lunga 20 metri collassò causando la morte di Luigi Coclite, autotrasportatore 60enne arrivato al cantiere con un camion betoniera, residente a Collesalvetti (Livorno) e degli operai Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Bouzekri Rahimi, 56 anni, tutti marocchini e di i Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, che risiedevano in provincia di Brescia e di Bergamo.

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Gli indagati sono il direttore dei lavori strutturali all'interno del cantiere, ingegnere Marco Passaleva, l'ingegnere Carlo Melchiorre e Alfondo D'Eugenio, il primo responsabile dell'ufficio calcolo e responsabile tecnico di produzione di Rdb.Ita spa, il secondo legale rappresentante sempre della Rdf.Ita spa.

I reati ipotizzati per tutti sono omicidio colposo, disastro e lesioni colpose, Melchiorre anche l'ipotesi di cui all'articolo 434, crollo o altro disastro, in concorso.  Il procedimento è stato ascritto anche a carico della Rdb.Ita nei cui confronti è stato disposto il sequestro preventivo delle aziende ad Atri.

In una nota la Procura di Firenze afferma che il crollo "sia ascrivibile a un errore di progettazione che ha interessato in modo particolare la trave TL309-2P relativa al secondo impalcato dell'edificio in costruzione". "Venivano calcolati in modo erroneo i carichi che la trave avrebbe dovuto sostenere e veniva inserito nel relativo progetto un quantitativo di ferro (armatura) non in grado di sostenere tali carichi", evidenziano gli inquirenti.

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