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Nuovo crollo al Liceo Darwin: in quell’aula uno studente perse la vita

In quell’aula aveva perso la vita uno studente di 17 anni. A distanza di 4 anni, un sopralluogo porta alla luce un nuovo crollo. Nessuno, da allora, aveva disposto i lavori di bonifica.
A cura di Carmine Della Pia
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crollo al liceo darwin

Un crollo nella stessa aula in cui aveva perso la vita uno studente quattro anni fa. E' accaduto al Liceo Darwin di Rivoli, Torino. La zona era ancora chiusa agli studenti, per cui non vi sono state conseguenze, ma il crollo del controsoffitto in quell'aula ha riportato alla memoria il tragico episodio avvenuto nel 2008, quando Vito Scafidi, uno studente 17enne del liceo, aveva perso la vita per un crollo analogo. In quell'occasione, altri alunni rimasero feriti, così l'aula era chiusa a studenti e dipendenti da allora. Il procuratore Raffaele Guariniello è al lavoro per indagare circa i motivi per cui nessuno, dal 2008, fosse intervenuto a bonificare quell'area dell'edificio.

L'aula era chiusa dal 2008

Il presidente della provincia di Tivoli, Antonio Saitta, ha affermato: "La notizia non fa che riaccendere il dolore profondo per la morte di Vito, ci auguriamo però che nessuno voglia speculare su quanto avvenuto in una zona del Darwin totalmente inaccessibile al pubblico e interdetta ad ogni ingresso che non sia autorizzato espressamente dalla Procura". Nella stessa aula in cui è avvenuto il crollo, uno studente di 17 anni aveva perso la vita, quattro anni fa, e da allora nessuno era più intervenuto a bonificare l'area danneggiata.

Non si sa ancora quando sia avvenuto il crollo, in quanto solo un sopralluogo ha portato alla luce lo stato in cui si trova l'aula. L'assessore provinciale all'Istruzione, Umberto D'Ottavio, ha spiegato:

L'aula in cui è crollato il controsoffitto fa parte di una zona ancora chiusa di cui hanno le chiavi solamente i carabinieri. Ci siamo accorti del crollo durante un sopralluogo ma non sappiamo quando può essere avvenuto. In tutta la scuola sono stati fatti i lavori e demoliti i controsoffitti pericolosi, ma lì non è stato possibile perché l'area era sequestrata dalla magistratura".

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