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Cristina Golinucci, si va verso l’archiviazione del caso. La mamma: “Non capisco perché”

Marisa degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci, scomparsa a Cesena nel 1992 quando aveva 21 anni, ha confermato a Fanpage.it che il caso va verso l’archiviazione: “Non capisco perché arrivare a fare tanto rumore e poi chiudere tutto così”.
A cura di Ida Artiaco
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"I miei avvocati mi hanno chiamata per dirmi che archiviano il caso. Ora, loro prenderanno gli atti e vedremo di opporci a questa decisione. Non capisco perché arrivare a fare tanto rumore e poi chiudere tutto così".

A parlare a Fanpage.it è Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina Golinucci, di cui si persero le tracce ben 30 anni fa, a settembre del 1992, da Cesena, quando aveva 21 anni. Il suo corpo non è mai stato trovato, per questo la famiglia ha continuato la battaglia per tenere i riflettori accessi sulla vicenda.

Oggi la madre di Cristina ha confermato che la Procura di Forlì avrebbe deciso di archiviare il caso, dopo averlo riaperto qualche mese fa, collegandolo alla morte di Chiara Bolognesi, la diciottenne sparita un mese dopo Cristina e ritrovata morta nel fiume Savio, caso che in precedenza era stato archiviata come suicidio.

La vicenda troverà spazio anche nella puntata in onda domani sera di Chi l'ha visto? su Rai3. Da quando Cristina è scomparsa ormai più di 30 anni fa, la mamma non si è mai arresa nel voler scoprire la verità su quanto successo alla figlia. "Io voglio la verità, queste saranno sempre le mie parole. Io prego di riuscire a dare giustizia a Cristina intesa come verità. Il mio desiderio è trovare le sue ossa e chiudere il cerchio", ha detto intervistata dalla trasmissione condotta da Federica Sciarelli.

Cristina aveva 21 anni e viveva a Cesena quando, il primo settembre 1992, dopo essere uscita di casa per andare al convento dei frati cappuccini per incontrare Padre Lino, suo confessore, fece perdere le sue tracce per sempre. La ragazza non varcò mai la porta del convento. Almeno, questo è ciò dichiarò proprio padre Lino Ruscelli, figura che per anni è rimasta centrale nell'inchiesta.

Nei mesi scorsi, le indagini erano continuate con la Polizia e i Carabinieri che insieme all’anatomo-patologa Donatella Fedeli sono tornati nel convento dei Frati cappuccini di Cesena, per cercare con il georadar e con le unità cinofile eventuali tracce della ragazza. Ma purtroppo non è emerso nulla che potesse dare una svolta alle ricerche.

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