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Cristina Golinucci, la famiglia non si arrende: “Aspettiamo una risposta per scavare davanti al convento”

Nell’ultima memoria depositata in Procura a Forlì, Barbara Iannuccelli, l’avvocato che segue Maria Degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci, chiede che si torni a scavare nella zona del convento dei Cappuccini a Cesena per escludere che il corpo della ragazza si trovi lì.
A cura di Ida Artiaco
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A più di 30 anni dalla sua scomparsa, la famiglia di Cristina Golinucci non si arrende. Della ragazza si persero le tracce il primo settembre del 1992: all'epoca aveva 21 anni. L'ultima volta fu vista nel parcheggio del convento dei frati Cappuccini di Cesena, poi sparì nel nulla. Proprio in quest'area potrebbero tornare a concentrarsi le ricerche del corpo della giovane, che ieri avrebbe compiuto 53 anni.

Lo ha spiegato a Fanpage.it Barbara Iannuccelli, avvocato che assiste la mamma di Cristina, Marisa Degli Angeli. La legale qualche giorno fa ha depositato presso la Procura di Forlì l'ultima memoria, in cui si sottolinea che c'è attesa per la risposta della società che gestisce il serbatoio che si trova proprio nei pressi del convento dei Cappuccini per capire se il corpo di Cristina si trovi in quest'area, dove, come ha più volte sottolineato la stessa legale, "non si è mai cercato" in maniera approfondita.

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Eppure, alcune segnalazioni avevano fatto intendere che proprio in quel terreno si sarebbe dovuta concentrare l'attenzione degli inquirenti. L'ultima era arrivata qualche settimana fa alla redazione di un giornale locale da parte di un uomo che che all'epoca dei fatti lavorava per una società (la Romagna Acque, ndr) che stava facendo lavori intorno al Convento dei Frati Cappuccini, nello specifico, erano in corso "gli scavi del pozzo e per la costruzione del “casermotto” di controllo e smistamento dell’acquedotto comunale". Luoghi che sono gli stessi i indicati da una precedente segnalazione datata 1997: "Ho trovato che già nel 1997 una persona, identificata con nome e cognome, non dunque con lettera anonima, indicò l'esistenza di questi lavori, ma dove non si è mai cercato", aveva spiegato a Fanpage.it l'avvocato Iannuccelli.

L'8 gennaio scorso, sempre Iannuccelli insieme alla mamma di Cristina Golinucci avevano effettuato un ulteriore sopralluogo in via Cappuccini, sia per individuare il luogo indicato dalla segnalazione, sia per confrontare le attività di ispezione eseguite nel tempo. Già nel 2010 venne scavato ma non si andò oltre il metro di profondità con georadar e metal detector. Tale luogo, che si trova prima del Convento e di fronte al parcheggio, è in gestione a Romagna Acque.

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Da qui la richiesta non solo di valutare l’acquisizione presso la Romagna Acque della documentazione anche fotografica "degli scavi esistenti nel settembre 1992 relativi ai lavori per la creazione della cisterna 5", ma anche di effettuare ricerche in quel terreno che possa spingersi oltre il metro sottoterra già raggiunto nelle precedenti analisi per escludere la presenza del corpo di Cristina Golinucci.

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