“Crisi climatica, arrestate i responsabili”: statue bendate dagli attivisti, la protesta a Torino
In occasione della Giornata mondiale della Terra, nelle mattinata di oggi diversi attivisti climatici e rappresentanti della società civile hanno bendato le statue presenti nel centro storico di Torino.
Una forma di protesta e solidarietà verso Mattia, un ragazzo di 21 anni attivista di Scientists Rebellion e Fridays for Future denunciato dalla Questura di Vercelli la scorsa settimana per aver compiuto lo stesso gesto e che per questo rischia la reclusione da due a cinque anni e la multa da euro 2.500 a euro 15.000.
Gli attivisti di Extinction Rebellion, Fridays For Future, GreenTo e alcuni rappresentanti di Sinistra Ecologista (tra cui le consigliere comunali Sara Diena e Alice Ravinale) hanno coperto gli occhi della statua del Duca d'Aosta in piazza Castello e della statua di Mazzini in corso Andrea Doria.
“Opera non fruibile. Crisi climatica: arrestate i veri responsabili”, il cartello posizionato sopra le statue. Poi gli attivisti si sono seduti ai piedi delle statue ad attendere le forze dell’ordine.
Il riferimento del cartello e della protesta di oggi è al disegno di legge proposto dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che prevede multe da 20 a 60mila euro, più le sanzioni penali, per quanti distruggano, disperdano, deteriorino o rendano "in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali".
"Quello che stiamo osservando in tutta Italia nei confronti degli attivisti per il clima, è un uso improprio del codice penale, che oggi questo Governo vuole inasprire", le parole di Sara Diena. "Reati pensati per colpire la criminalità organizzata o chi distrugge opere d'arte e il paesaggio, sono strumentalmente rivolti contro attivisti che pongono in essere azioni non violente e sempre reversibili per portare l'attenzione sulla gravità della crisi ecoclimatica", ha aggiunto.