Crisanti spiega perché lo stop alla quarantena per i positivi Covid è una pessima idea
"Il Covid è ancora una malattia che è potenzialmente in grado di causare gravi danni e la morte nelle persone fragili. La discussione se eliminare o meno la quarantena per i positivi non è da paese civile. Non è da Italia".
A parlare a Fanpage.it è Andrea Crisanti, professore di microbiologia all'Università di Padova, che ha fatto il punto della situazione Covid nel nostro Paese, tra aumento dei contagi alla vigilia della partenza per le vacanze, quarta dose di vaccino per gli over 60 appena annunciata dal ministro Speranza, e stop alla quarantena per chi è positivo asintomatico.
Professor Crisanti, cosa pensa dell'apertura della quarta dose agli over 60?
"È una decisione che va nella direzione giusta, l'avrei presa da prima già per gli over 65".
Stop alla quarantena per i positivi: lei da che parte sta?
"Questa è una malattia che potenzialmente è in grado di causare gravi danni e la morte delle persone fragili. Se eliminiamo la quarantena per i positivi, di fatto ampliamo il rischio di esposizione di questi soggetti. Mi sembra una cosa che non sta né in cielo né in terra, è una discussione non da paese civile".
È d'accordo con i suoi colleghi che pensano che a breve arrivi il picco di questa ondata?
"Io penso di sì. Ci troviamo in presenza di varianti ad altissima contagiosità, queste Omicron 4 e 5, che saturano lo spazio vitale costituito da persone suscettibili e di fatto diminuiscono col tempo. Lo abbiamo già visto in passato, non mi sorprende questa crescita della curva epidemiologica.
Anche se io non parlerei di grandi ondate perché teniamo presente che la maggior parte della popolazione, o perché è guarita o perché è stata vaccinata, ora è relativamente protetta. E comunque meglio adesso questa ondata che in autunno".
Eppure molte persone si stanno reinfettando….
"Chi dice che il virus è diventato più buono non sa di cosa parla. Sicuramente la vaccinazione ha cambiato il decorso della malattia. Pensiamo a quando Omicron è entrato in Cina: ha fatto un disastro nel sistema sanitario, quindi non è vero che è una variante più benigna.
È sicuramente meno grave della Delta, che è stata forse quella dal punto di vista della sintomatologia clinica più seria, ma ha la stessa virulenza di quella iniziale di Wuhan".
Che consiglio si sente di dare a chi tra poco partirà per le vacanze?
"Nessuno, perché una persona che va in vacanza ha ben altre aspettative. Quello che posso dire è di non partire se si è positivi perché si arreca un danno a se stessi e agli altri. La mascherina? Protegge per il tempo che la si usa. Se la si indossa sull'autobus ma poi la si toglie in discoteca o al bar non serve".