Criminalità, quali sono le città più pericolose d’Italia: la classifica in base a reati, furti e rapine
Tornano a salire i reati denunciati. Una crescita che non avveniva dal 2013, eccezion fatta per la parentesi della pandemia, e che vede un sorpasso dei volumi del pre Covid. E nella classifica dell'indice di criminalità delle città italiane elaborato dal ministero dell'Interno, che mappa le denunce in rapporto agli abitanti su base provinciale, i riflettori sono puntati sulle città metropolitane, in particolare Milano, Roma e Firenze.
La classifica delle città meno sicure d'Italia in base all'indice di criminalità
Come primo in classifica, il capoluogo lombardo conta quasi 7.100 denunce ogni 100 mila abitanti. Seguono la capitale con 6.071 denunce e la città toscana con 6.053. Al quarto posto si trova Rimini, ancora in quota 6.000, e subito dopo ci sono Torino e Bologna, rispettivamente 5.685 e 5.539. Tra le prime dieci ci sono poi Prato, Imperia, Venezia e Livorno.
Fuori dalla top 10 ci sono quindi Napoli, che si trova al dodicesimo posto con 4.576 denunce ogni 100 mila abitanti, e Palermo (21esima) con 4.010. A prendersi il trono di città più sicura è Oristano con 1.510 denunce ogni 100 mila abitanti. Sotto la soglia delle 2.000 c'è anche Potenza con 1.934. Seguono Benevento e Treviso, rispettivamente a 2.294 e 2.258.
I numeri sono del 2023 e sono stati forniti dalla banca dati interforze del dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale al Sole 24 Ore. Nessuna emergenza criminalità, visto che l'Italia è più sicura rispetto a 10 anni fa: i reati sono calati del 17% rispetto al 2014. Dati alla mano, comunque, nel 2023 quelli emersi, ovvero commessi e denunciati, sono 2,34 milioni, +3,8% rispetto all'anno precedente. Nei primi sei mesi del 2024, si contano 1,12 milioni di denunce, pari a un -1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Crescita dei reati violenti, tra cui rapine e percosse
Crescono i reati violenti, tra cui rapine (16.561 episodi, +9,5% sul 2022) e percosse (16.645 denunce, +3,1% su base annua). Quest'ultime in aumento anche nei primi sei mesi del 2024. Salgono poi a quota 341 gli omicidi volontari con 13 casi in più rispetto al 2019.
In rialzo ci sono anche le denunce per furto, soprattutto nelle abitazioni (+10,4% nel 2023 e +3,6% nel primo semestre). Anche se si trattano di numeri più bassi rispetto al periodo pre Covid. Diverso, invece, il discorso per le truffe informatiche, in piena ascesa: 302 mila in tutto, +10,3% sul 2022. Piccola battuta d'arresto, invece, per i delitti informatici (-12%).
Per altri tipi di reati, sono salite le denunce per estorsione e per violenza sessuale (entrambe +27% rispetto al 2019). Ripresa più modesta per quelle per spaccio, comunque in forte flessione dal pre Covid con un meno 20%.
Un reato su tre nelle metropoli
Nel 2023 il 30% delle denunce è arrivata da una delle 14 città metropolitane. Andando a scavare, il 15% dei reati è stato rilevato a Milano e Roma. Anche perché le due città, da sole, coinvolgono circa il 13% della popolazione italiana e vivono ogni anno un forte afflusso di turismo internazionale. Non a caso, le grandi città che sono mete di milioni di visitatori ogni anno vedono una crescita dei reati predatori e violenti.
Milano è capitale dei furti in Italia: 3.832 ogni 100 mila abitanti. È seconda per rapine e danneggiamenti (dietro Torino), terza per spaccio, rapine per strada e violenze sessuali (sotto Bologna e Trieste) e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Nel milanese si parla di un +4,9% di reati denunciati rispetto al pre Covid.
Spicca anche Roma, con un incremento delle denunce del 16,7% sul 2019 e +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori che fanno da traino (rispettivamente, +17% e +24%). Ad ogni modo, l'aumento delle rapine pesa eccome sulle grandi città. Firenze, infatti, è maglia nera per denunce di rapina (136 ogni 1.000 abitanti): quelle per strada sono perfino più che raddoppiate.