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“Crepa sporca ebrea” scritta antisemita su casa di donna a Torino nel Giorno della memoria

La scritta antisemita è stata scoperta nella mattinata di oggi sui muri del cortile interno del palazzo di corso Casale dove abita la signora, sulla precollina del capoluogo piemontese. “Si tratta di una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male” ha dichiarato la donna.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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"Crepa sporca ebrea" è l'orribile scritta antisemita apparsa nelle  score ore sulle mura di un'abitazione torinese in cui risiede una donna di origini ebraiche figlia di una staffetta partigiana. A rendere il già orrendo gesto ancora più raccapricciante è il momento scelto per entrare in azione. La scritta infatti è apparta nel giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto La scritta infatti è stata scoperta nella mattinata di oggi sui muri del cortile interno del palazzo di corso Casale dove abita la signora, sulla precollina del capoluogo piemontese. "Si tratta di una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male", ha dichiarato l'obiettivo della scritta, la signora Maria, che nonostante lo shock per quanto ha visto e subito, ha deciso di recarsi subito in Questura per sporgere formale denuncia sull'accaduto.

"Non ho mai fatto mistero delle mie origini, non ne ho mai visto il motivo", ha aggiunto la donna uscendo dalla Questura di corso Vinzaglio dopo la denuncia. "Purtroppo il mio non è il primo caso e questa escalation fa riflettere" ha commentato amaramente la signora come riporta l’agenzia di stampa Ansa, concludendo: "Meno male che in tante scuole gli insegnanti, e non solo, educano i ragazzi al rispetto dei veri valori della storia. Ma è una brutta scritta, fa male. Fa tanto male…"

Il nuovo episodio di antisemitismo arriva a pochi giorni da quello di Mondovì,  in provincia di Cuneo, sempre in Piemonte , quando sconosciuti hanno imbrattato la porta di casa del figlio della staffetta partigiana Lidia Rolfi con la scritta "Juden Hier" e una stella di David come quella che i nazisti imponevano di portare agli ebrei da sterminare.

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