Cracco, Franceschini e Mattarella sull’ETR 1000: la foto che fa arrabbiare l’Italia
Carlo Cracco, il famoso chef ristoratore e giudice di MasterChef, pubblica una foto dove si mostra in compagnia del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il terzetto inedito è in viaggio a bordo del nuovo ETR 1000 dove Carlo Cracco ha preparato per l'occasione un pranzo speciale, ma pubblicizzare l'evento sulla pagina Facebook personale ha finito per giocare un tiro mancino al famoso cuoco. Il mondo dei social ha sfogato la propria frustrazione su più livelli, a colpi di commenti velenosi.
Questa foto ha raccolto tra i commenti un'ampia fetta di delusi, da quelli che puntano il dito parlando dell'inadeguatezza della linea ferroviaria al Sud a quelli che trovano provocatorio organizzare un pranzo speciale per l'inaugurazione di un treno, quando si potrebbe realizzare qualcosa per chi ha davvero bisogno. Sui social fervono i "leoni da tastiera" e basta poco per finire nel tritacarne delle ingiurie. Forse però la critica più pungente, tristemente precisa e giusta, è quella che muove dalla recente acquisizione del consorzio Ansaldo-Breda da parte del colosso giapponese Hitachi. "Un altro pezzo d'Italia ormai dismesso", fa notare con amarezza un utente con questo scatto che, a questo punto, appare paradossale. Celebriamo l'Italia, celebriamo un nuovo mezzo Trenitalia costruito da due società che hanno fatto la storia dei trasporti nazionali e che ormai sono sotto la bandiera del Sol Levante.
L'operazione di acquisizione prevede il versamento di 36 milioni di euro per il 100% di Ansaldo Breda e di 9,65 milioni di euro per il 40% di Ansaldo Sts, da parte di Hitachi che lancerà una Opa sul resto del capitale. Il passaggio dalla controllante Finmeccanica ad Hitachi non dovrebbe comportare nessun rischio per l'occupazione, come assicurato dall'amministratore della società, Mauro Moretti. Lo stesso numero uno della Hitachi, Hiroaki Nakanishi, ha assicurato che la conglomerata nipponica manterrà l'occupazione e non smantellerà strutture ed impianti, anche se tra i dipendenti appare comprensibile una certa agitazione.