Covid, Oms: “Nuovi casi e morti sono in calo nel mondo. Ce la stiamo facendo”
Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, il mondo sta riuscendo nella sua lotta contro il Covid. "I casi e i morti stanno calando – ha dichiarato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhamon Ghebreyesus durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco – e il mondo ha potenti strumenti per combattere il virus che un anno fa potevamo solo sognarci. Vanno utilizzati però in modo efficace". Durante la conferenza, Tedros ha percorso nuovamente la storia della pandemia dal 2020 fino ad oggi. "Un anno fa misi in guardia il mondo su questo virus e qualcuno mi disse che stavo esagerando. Nell'ultimo anno a nostre spese abbiamo imparato che purtroppo il Covid è il nemico pubblico numero uno in questo momento. Siamo in una crisi mondiale, ma non tutti i paesi sono stati toccati dal Covid nello stesso modo. Altri lo hanno combattuto subito con le misure che tutti conosciamo ormai, altri ancora hanno agito più tardi ma in maniera dura. I vaccini, in questo momento, sono la nostra grande speranza".
Ha dichiarato poi che per fare in modo che la campagna vaccinale funzioni, bisogna usare le risorse nel modo più funzionale e intelligente possibile. "Più vaccini verranno approvati, più riusciremo ad accontentare le persone – spiega Tedros -. Per ora però restano una risorsa limitata che i governi devono somministrare con intelligenza, con un piano efficace per abbattere la curva. Abbiamo bisogno dei governi e abbiamo bisogno anche degli individui, della loro fiducia e delle loro voci. Se le persone si fanno sentire dai potenti, bisogna ascoltarle e capire quali sono le problematiche sulle quali cercare di intervenire. Mi chiedete se stiamo riuscendo: sì, ce la stiamo facendo. Ma abbiamo bisogno di tutele per i gruppi più a rischio. Solo così possiamo tagliare le gambe al virus fino all'immunità vaccinale totale".
Il Covid nel mondo da inizio anno
Il direttore generale dell'Oms aveva dichiarato lunedì che il numero di nuovi casi é diminuito per la quinta settimana consecutiva, scendendo di quasi la metà. Merito, secondo l'Organizzazione mondiale, delle misure adottate per il contrasto, anche in presenza di varianti. Proprio sulle varianti però Tedros si è soffermato, invitando il mondo a fare attenzione alla loro diffusione. "Dobbiamo rispondere a questa tendenza, è l'unica cosa che conta ora – spiega -. Il fuoco non si è spento, ma abbiamo ridotto il volume dell'incendio. Se smettiamo di combatterlo su tutti i fronti messi a disposizione, tra vaccini e distanziamento, tornerà a mietere milioni di vittime". La variante al momento più diffusa è quella inglese, che viene localizzata in diversi paesi di volta in volta. Sono 94 per ora quelli attestati. Quella sudafricana è stata registrata in 46 nazioni: aumenta a ritmo lento, ma la sua diffusione preoccupa comunque le autorità. Il numero dei casi di contagio, attualmente, è diminuito dall'inizio dell'anno a livello mondiale. Si sarebbe quasi dimezzato secondo Tedros, che lo aveva reso noto su Twitter.
L'Italia e il Coronavirus
In Italia, invece, la curva epidemica sembra risalire. L'ultimo bollettino sull'epidemia da Covid-19 indica un leggero aumento dei nuovi positivi. Si tratta, secondo l'epidemiologo Gianni Rezza, di un'iniziale aumento della curva di contagi. Un'oscillazione naturale che però deve metterci in guardia, soprattutto sulle varianti che negli ultimi giorni avevano destato grande preoccupazione. Oggi è anche il giorno del cambio di colore di alcune Regioni e da domenica Campania, Emilia Romagna e Molise dovrebbero passare in zona arancione. L'Rt nazionale, secondo il monitoraggio settimanale dell'Iss è attualmente vicino all'1. L'attenzione deve essere alta, poiché anche l'età di contagio si sta abbassando, con i riscontri di nuove positività tra i soggetti più giovani, soprattutto all'interno delle scuole.