Covid, l’Europa introdurrà le zone rosso scuro: di cosa si tratta
Con l'introduzione delle zone rosso scuro per coordinare gli spostamenti all'interno dell'Unione Europea, il commissario Ue per la Giustizia Didier Reynders ha fatto sapere che l'Italia sarà uno dei Paesi con delle zone comprese nella nuova colorazione. "Da quando abbiamo introdotto le prime restrizioni – ha dichiarato Didier Reyneders, Commissario Europeo per la Giustizia – abbiamo avuto buoni riscontri ma anche brutte notizie, purtroppo, riguardanti le nuove varianti. C'è la necessità di ridurre il rischio di contagio e diffusione delle nuove varianti tramiti viaggi tra Paesi europei e Paesi terzi". I nuovi criteri fanno parte di una nuova mappa del contagio nella zona Europa realizzata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: l'Europa andrebbe considerata, come già proposto da Ursula von der Leyen, come un'unica area epidemiologica.
I Paesi al suo interno dovrebbero regolare secondo criteri unici gli spostamenti e i viaggi necessari, che sono quelli consentiti. I viaggi all'interno dei Paesi e all'esterno dei confini che non siano necessari, ovviamente, sono secondo la von der Leyen da scoraggiare anche grazie a criteri più restrittivi. Tra le zone con al loro interno aree di colore "rosso scuro" figurano anche Portogallo, Spagna, Germania e Paesi scandinavi. "L'arrivo delle persone da altri Paesi non deve essere respinto – precisa ancora Reyneders – ma controllato e regolamentato con test antigienici e quarantena. Senza queste misure, i movimenti all'interno dell'Unione potrebbero avere conseguenze devastanti. Per non confondere i cittadini, continueremo ad avere una sola mappa con un solo codice di colori che sarà aggiornata ogni settimana dall'Ecdc".
Le zone rosso scuro
Per chi parte dalle aree definite "rosso scuro" è previsto un test pre-partenza e la quarantena all'arrivo nei diversi stati membri. Secondo la von der Leyen vanno mantenuti i principi del mercato unico e dunque le regole non valgono per coloro che per lavoro passano spesso i confini. "Le merci devono continuare a passare senza intoppi – sostiene la von der Leyen -e con esse, quindi, va tutelato il lavoro di chi opera nel settore dei trasporti. Le regole dei test valgono anche per coloro che arrivano dai Paesi terzi rispetto all'Unione: i viaggiatori dovranno essere sottoposti a tampone prima della partenza. La modifica all'attuale mappa sarebbe da proporre proprio nella giornata di oggi 25 gennaio 2021.
A incentivare il cambio di marcia, la comparsa delle nuove varianti (inglese e sudafricana) che secondo l'Unione europea potrebbero essere facilmente trasmissibili in zone con alto tasso di contagio. "Non si dovrebbero imporre divieti sui viaggi indiscriminati – ha dichiarato al termine della videoconferenza Charles Michel, presidente del Consiglio europeo dal 2019 – ma potrebbero rivelarsi necessarie le regolamentazioni sugli spostamenti non essenziali nell'Unione per contenere la diffusione del virus e delle sue varianti". I leader europei, inoltre, hanno espresso la volontà di modificare la mappa dell'Unione e di accelerare contestualmente il processo di vaccinazione e di conseguente immunizzazione graduale della popolazione con un monito alle imprese: rispettare gli impegni assunti in materia di consegne. Importante, secondo Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, la fornitura rapida dei sieri, essenziale per un piano efficace di vaccinazione nazionale ed europeo, che già aveva subito uno stop con Pfizer.
Il Consiglio, nel frattempo, si trova d'accordo con l'introduzione di una sorta di passaporto vaccinale che permetta di identificare le persone immunizzate con diritto a viaggi più "liberi" nella prossima stagione estiva all'interno dell'Unione Europea. Un provvedimento, questo, che in qualche modo era stato anticipato anche dalle proposte di alcune compagnie aeree che avevano proposto un passaporto di questo tipo per prenotare i posti sui diversi voli. Non è dunque un provvedimento che stupisce ed è stato ampiamente anticipato dalla scelta delle compagnie.
Le zone rosso scuro sono da intendere in aggiunta a quelle già presenti (verde, giallo, arancione, rosso e grigio) nella mappatura dell'Ecdc. Resta un punto importante, però, quello che riguarda l'apertura delle frontiere per il mercato interno, imprescindibile per l'Unione Europea al fine di redigere un piano efficace. I territori in rosso scuro dovrebbero essere dichiarati quasi invalicabili: chiunque volesse uscirne dovrebbe dimostrare la necessità dello spostamento in atto e di essere negativo con un test presentato al momento della partenza e una quarantena obbligatoria al momento dello sbarco nel Paese di destinazione