Covid, Iss: “Variante Omicron BA2 dominante, sale l’incidenza delle infezioni”
C'è solo la variante Omicron, ma con sempre più sottocategorie che si sviluppano nel Paese. Questa è la fotografia sulla diffusione del Covid all'inizio dell'estate, che emerge dal report periodico dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, realizzato assieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
La sottovariante BA.2, in particolare, rappresenta il 93,83% tra le varianti Omicron. Sono inoltre state rilevate 12 sequenze riconducibili a BA.4 e 6 sequenze riconducibili a BA.5, pari rispettivamente allo 0,47% e allo 0,41% del totale delle sequenze Omicron. Dal report, poi, emerge che nell'ultima settimana sono diminuiti i ricoveri in terapia intensiva (il tasso di occupazione è sceso dal 2,3% al 2%), le ospedalizzazioni e i decessi.
Aumentano, però, le infezioni, con l'incidenza passata da 207 a 22 per 100mila abitanti. In diminuzione, invece, l'incidenza a 14 giorni e dei ricoveri a sette giorni in tutte le fasce d'età. Nell'intervallo 30-39 anni si registra il più alto tasso d'incidenza a 14 giorni, pari a 484 per 100mila abitanti, mentre nella fascia di età 0-9 anni emerge il valore più basso, 332 casi per 100mila abitanti. L'età mediana delle persone infette negli ultimi 14 giorni è sotto ai 50 anni: per la precisione 48.
Resta invece stabile, rispetto alla precedente settimana, la percentuale di casi tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione (2,4%). In leggero aumento, quindi, la percentuale di casi segnalati con stato clinico iniziale asintomatico rispetto alla settimana precedente (72% contro 71%). Cala, invece, l'Rt medio sui casi sintomatici. Tra il 18 e il 31 maggio 2022 è stato pari a 0,75 (con un range tra 0,72 e 0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, quando era a 0,82.