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Covid 19

Covid, il vaccino funziona: nelle Rsa diminuiscono contagi e morti

Diminuiscono sia i contagi che i decessi nelle strutture assistenziali grazie alla campagna di vaccinazione. Lo dimostra la seconda edizione del report di sorveglianza sulle strutture realizzato dall’Iss in collaborazione con il Ministero della Salute, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’ARS Toscana.
A cura di Davide Falcioni
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Dal 27 dicembre scorso, inizio della campagna di vaccinazione, 2.865.863 operatori sanitari e 513.326 ospiti delle strutture residenziali hanno ricevuto almeno una dose di vaccino Pfizer o Moderna e i primi effetti si iniziano finalmente a vedere: secondo l'Istituto Superiore della Sanità, infatti, si nota una diminuzione dell’incidenza della malattia fra i residenti e gli operatori, sia nel numero di ospiti isolati, sia, anche se in misura ancora minore, nei decessi. Lo dimostra la seconda edizione del report di sorveglianza sulle strutture realizzato dall’Iss in collaborazione con il Ministero della Salute, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’ARS Toscana: sotto la lente d'ingrandimento sono state messe 833 strutture residenziali, per un totale di 30.617 posti letto disponibili. Di queste, 345 erano strutture residenziali per anziani non autosufficienti, per un totale di 15.398 posti letto.

Diminuiscono i contagi nelle strutture assistenziali

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La seconda ondata epidemica ha causato un aumento dei casi nelle strutture residenziali nei mesi di ottobre e novembre. "Nel mese di novembre 2020 – spiega l'ISS – ha raggiunto un picco del 3,2% nelle strutture residenziali per anziani e del 3,1% in tutte le strutture residenziali, in linea con quanto osservato nella popolazione generale". L’incidenza invece cala dopo l’inizio della campagna vaccinale: "Nell’ultima settimana di febbraio e nelle prime settimane di marzo si raggiungono valori sovrapponibili o inferiori a quelli registrati nella prima settimana di ottobre (0,6% nelle strutture residenziali per anziani e del 0,5% in tutte le strutture residenziali nella settimana dall’8 marzo al 14 marzo 2021). Questo dato è in controtendenza rispetto all’andamento dell’epidemia nella popolazione generale che ha mostrato una recrudescenza nelle ultime settimane di febbraio e inizio marzo". Un andamento simile è stato osservato tra gli operatori sanitari delle strutture residenziali, con un declino nel numero di nuovi casi dopo l’inizio della campagna vaccinale e più evidente nelle ultime settimane di febbraio e inizio marzo 2021.

In calo anche i morti Covid nelle Rsa

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Il report di sorveglianza sulle strutture assistenziali riferisce inoltre che "è stata osservata una notevole riduzione della percentuale di residenti gestiti settimanalmente con procedure di isolamento dopo l’inizio della campagna vaccinale. Nell’ultima settimana di monitoraggio (dall’8 marzo al 14 marzo 2021), il 6,5% dei residenti nelle strutture residenziali per anziani e 5,8% dei residenti in tutte le strutture residenziali sono stati gestiti con procedure di isolamento, contro il picco del 16,2% e del 15,3% osservato nel mese di novembre 2020 (settimana dal 23 al 29 novembre 2020)". Anche il dato sulla mortalità migliora sensibilmente grazie alle vaccinazioni: "I decessi appaiono aumentare nel mese di ottobre 2020, sino a raggiungere un picco nella settimana dal 9 al 15 novembre, con circa l’1,3% dei residenti di strutture per anziani non autosufficienti e lo 0,9% per tutte le strutture. Un picco equivalente si registra nella prima settimana di gennaio. Un calo nel numero di decessi complessivi si osserva tra la fine di gennaio e marzo 2021, fino a raggiungere lo 0,6% dei residenti di strutture per anziani non autosufficienti e lo 0,4% per tutte le strutture nella settimana dall’15 al 21 febbraio 2021. Nell’ultima settimana di monitoraggio, dall’8 al 14 marzo, la percentuale di decessi è stata dello 0,8% dei residenti di strutture per anziani non autosufficienti e lo 0,5% per tutte le strutture".

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