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Covid 19

Cosa sta succedendo in Cina e perché sta tornando l’allarme Covid in Europa

È atterrato questa mattina prima dell’alba il primo volo proveniente dalla Cina: tutti i passeggeri a bordo sono stati sottoposti a un test anti Covid dopo l’ordinanza di ieri del Ministro della Salute Schillaci.
A cura di Davide Falcioni
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Alle 5 e 44 di questa mattina è atterrato all'aeroporto di Roma Fiumicino l'aereo decollato da Chongqing, in Cina, della compagnia Hainan Airlines: si tratta del primo volo arrivato nello scalo della capitale, dopo la decisione di ieri, da parte del ministro della Salute Schillaci, di disporre l'obbligatorietà dei tamponi antigenici obbligatori per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina ed il transito in Italia.

I test sono stati eseguiti subito dopo lo sbarco in un'area dedicata e non accessibile a persone non autorizzate. A metà pomeriggio è previsto l'arrivo di un altro volo dalla Cina, proveniente da Hangzhou ed operato dalla compagnia Air China, ed in serata il terzo ed ultimo volo della giornata, da Wenzhou, con la compagnia China Eastern Airlines.

Schillaci: "I positivi provenienti dalla Cina verranno messi in quarantena"

Sull'Europa torna dunque ad affacciarsi lo spettro di un ritorno ai tempi più bui della pandemia. Per questa ragione il ministro Schillaci ha chiesto a Bruxelles di assumere iniziative simili "su tutto il territorio europeo". Nel frattempo il ministro ha spiegato che in Italia "i positivi al Covid che provengono dalla Cina verranno posti in quarantena. Stiamo predisponendo le adeguate misure. Adesso ci organizziamo con le Regioni, lavoriamo con le Regioni per questo".

Schillaci: "Al momento nessuna preoccupazione, ma pronti a intervenire"

Schillaci, tuttavia, evita allarmismi eccessivi: "Assolutamente in questo momento non c'è nessun tipo di preoccupazione, se poi ci dovesse essere qualche problema interverremo tempestivamente per assicurare la salute pubblica". Non saranno al momento introdotte ulteriori restrizioni. "Abbiamo fatto un'ordinanza per introdurre l'obbligatorietà dei tamponi per i passeggeri in arrivo dalla Cina, questo perché è fondamentale, nel caso di tampone positivo, sequenziarlo e vedere quali sono le varianti presenti. Noi siamo molto tranquilli e speriamo che queste varianti siano già presenti sul territorio nazionale: questo sarebbe un dato molto confortante", ha spiegato ancora il ministro.

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Crisanti: "Virus endemico non significa innocuo"

Secondo il virologo e senatore Andrea Crisanti, intervistato da Fanpage.it, "ci troviamo di fronte a un'esplosione dei contagi in Cina, principalmente legata al fatto che quel Paese ha una popolazione vaccinata poco e vaccinata male". Per Crisanti "fare i test ai cinesi che vengono in Italia ha senso se questi test sono associati al sequenziamento del virus, perché se nel nostro Paese arrivano 100 casi in più della stessa variante l'impatto sulla trasmissione è zero". Infine un attacco al governo: "Sia i rappresentanti del governo, sia alcuni autorevoli scienziati vicini al governo, si sono pronunciati rassicurando gli italiani che non c'era più pericolo, addirittura che il virus era diventato endemico, confondendo endemico con innocuo. Sono due cose completamente diverse. In Italia ci sono malattie endemiche che sono pericolosissime, come ad esempio la meningite. Il caso della Cina chiaramente smentisce tutte le dichiarazioni che sono state fatte".

In Cina migliaia di morti al giorno e obitori al collasso

Ma quali sono le ragioni di questa nuova allerta? Innanzitutto la decisione di Pechino di abbandonare la strategia Covid Zero e riaprire le frontiere dopo tre anni;  il liberi tutti sui viaggi nel pieno dell'ondata che sta travolgendo il colosso asiatico rischia infatti di provocare un nuovo disastro globale. E anche gli Stati Uniti hanno imposto l'obbligo di test negativo per i viaggiatori in arrivo dalla Cina, dove nel frattempo si allungano le file di malati davanti agli ospedali e gli obitori – secondo le informazioni che filtrano – sono al collasso. I numeri che circolano sono allarmanti: secondo la società di ricerca britannica Airfinity, ad oggi ci sono oltre un milione di nuovi casi e almeno 5 mila morti al giorno. E la situazione rischia di peggiorare ancora.

OMS: "Aumentare la copertura vaccinale"

Che la situazione sia preoccupante lo ha confermato ieri anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità. L'epidemiologa Maria Van Kerkhove, Technical Lead per Covid-19 dell'Oms, ha infatti spiegato perché la situazione cinese non deve essere sottovalutata. In un video pubblicato su Twitter ha affermato che "ci sono molte ragioni per questa ondata Covid che stiamo vedendo in Cina, ma anche altrove. Molte delle restrizioni in tutto il mondo sono state allentate e Omicron, l'ultima variante di preoccupazione" di Sars-CoV-2 "è la variante più trasmissibile che abbiamo visto finora, comprese tutte le sue sottovarianti che sono in circolazione, e ce ne sono 500″.

Per questo, ha precisato, "continueremo a vedere ondate di infezione in tutto il mondo". La ricetta principale? "Aumentare la copertura vaccinale in coloro che sono più a rischio, over 60, immunocompromessi, persone con patologie di base, e i nostri operatori in prima linea. La grande preoccupazione ovviamente che abbiamo con la Cina è l'aumento delle segnalazioni di malattie gravi".

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