Covid a scuola, i sindacati: “Priorità a quarantene e terza dose di vaccino per i docenti”
"Condivisione e omogeneità delle scelte, attivazione della somministrazione della terza dose di vaccino per il personale scolastico e sopratutto la conoscenza dei dati". Sono queste le richieste che la Flc-Cgil avanza al Ministero dell'Istruzione alla vigilia dell'entrata in vigore del protocollo per "L'individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico", stilato dall'Istituto superiore di sanità, dai ministeri della Salute e dell'Istruzione e dalle Regioni, che prevede nuove regole per le quarantene di docenti e studenti. Un provvedimento giudicato in maniera positiva dal sindacato, ma con riserva. "C'è un problema di metodo – ha spiegato a Fanpage.it Alessandro Rapezzi della segreteria Flc-Cgil -, che è anche quello che ha caratterizzato tutta la gestione della pandemia fino ad oggi. Noi abbiamo un tavolo di confronto permanente sulla sicurezza, ma finora non abbiamo ancora letto il testo del documento. Lo conosciamo solo attraverso indiscrezioni pubblicate sui giornali".
Per il sindacato è comunque importante l'omogeneità dei comportamenti. "Per quanto riguarda la questione quarantene – ha aggiunto Rapezzi – va bene che ci sia una regola valida per tutto il territorio nazionale perché fino ad oggi abbiamo avuto comportamenti difformi. Però noi ci riserviamo di leggere il testo, che al momento non abbiamo ancora visto. Per questo chiediamo un incontro urgente col Ministero, anche perché secondo noi a questa norma va aggiunta subito la questione della somministrazione della terza dose di vaccino per il personale scolastico. Questa è una cosa fondamentale. Anche qui qualche regione ha già annunciato che farà il richiamo ai docenti ma non ci possiamo permettere che qualcuno parta prima. Sono decisioni che devono essere omogenee su tutto il territorio. Noi come sempre siamo pronti a confrontarci per trovare le soluzioni migliori ma ci aspettiamo un maggior coinvolgimento".
Altra richiesta avanzata dal sindacato è quella sulla raccolta dei dati relativi a casi positivi nella scuola. "Non abbiamo nessun numero. Quando abbiamo firmato l'accordo sulla sicurezza avevamo chiesto di poter conoscere il monitoraggio permanente perché aiuta a capire quali scelte prendere. Sapere quante classi sono in quarantena, come stanno gestendo il tutto, sarebbero dati che dovrebbero venire prima di qualsiasi decisione. Abbiamo sì dei cluster ma le scuole adottano le misure migliori, si stanno un po' arrangiando, c'è molto fai-da-te. Fare scelte condivise avendo in mano i dati, non è possibile che non si sappia cosa sta succedendo nelle scuole".