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Costringe 15enne a spogliarsi e lo prende a sprangate: arrestato 18enne, le violenze in un video choc

Un ragazzo di 18 anni di Verona, membro della baby gang Qbr, è stato arrestato con le accuse di lesioni aggravate e violenza privata nei confronti del 15enne e di estorsione: in un video si vede la vittima picchiata a sangue con una tubo di ferro per un debito di 20 euro.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Fatto spogliare e picchiato con violenza con una spranga, nonostante chieda perdono. È questo quello che ha subito un ragazzo di soli 15 anni di Verona. Una violenza inaudita che è stata per di più immortalata in un video ripreso all'interno della sua abitazione.

A girare il filmato, lo scorso novembre, con un cellulare è stato un 18enne membro della baby gang Qbr, già al centro di altre indagini nel veronese, perché ritenuta responsabile di aggressioni, spaccio di droga, rapine ai rider, furti e violenze gratuite, che è stato arrestato dalla Squadra Mobile della città veneta.

Dall'ascolto dell'audio del video emerge che la ragione del pestaggio starebbe in un debito di 20 euro per l'hashish che l'aggressore aveva chiesto di ritirare al 15, che pure gravita intorno alla Qbr, e che lui aveva perso. "L'aguzzino non desiste dal percuotere ripetutamente la vittima con un tubo in alluminio, a dimostrazione – si legge nell’ordinanza firmata dal gip con cui lo ha posto in carcere – della crudeltà e del sadismo dell’indagato che, senza alcun motivo, reitera l’azione violenta".

Stando a quanto emerso infatti la vittima ha faticato ad ammettere l’accaduto (ma le riprese video erano difficilmente equivocabili), all’inizio si era rifiutato di parlare sia con la polizia sia con il pubblico ministero.

Il 18enne è accusato di lesioni aggravate e violenza privata nei confronti del 15enne e di estorsione, per aver "costretto il ragazzino a procurargli venti euro corrispondente alla dose di hashish che per conto dell’indagato la vittima aveva ritirato alla stazione di Porta Nuova".

Ma lui si è infine scusato, come riporta Il Corriere della Sera: "Chiedo scusa, ho capito la gravità di quanto ho commesso e in carcere mi sono reso conto di voler cambiare vita e rispettare d’ora in poi la legge. Voglio rendere orgogliosa mia madre", ha assicurato.

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