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Costretto ai domiciliari, crea una centrale operativa per spiare i carabinieri: denunciato

L’uomo, un 42enne di Codroipo (Udine), mediante l’uso di diversi dispositivi intercettava e interferiva sulle frequenze radio in uso ai carabinieri al fine di monitorare la presenza di pattuglie in quella zona.
A cura di S. P.
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Un uomo costretto agli arresti domiciliari è stato denunciato per aver creato una vera e propria centrale operativa di ascolto in casa sua. Scanner e apparecchiature varie sono state trovate in casa sua dai carabinieri di Codroipo (Udine), comandati dal maresciallo Luca Cupin. Tutte quelle apparecchiature erano state sintonizzate sulle frequenze radio in uso ai carabinieri. In particolare, l’esecuzione dei decreti di perquisizione locale e personale delegati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste ha consentito di rinvenire in casa dell’uomo due apparati ricetrasmittenti, quattro radio scanner e uno scanner veicolare, del valore complessivo di circa 4000 euro. Tutto il materiale è stato poi posto sotto sequestro.

L'uomo scoperto e denunciato – Da quanto emerso l’uomo, un quarantaduenne del posto finito agli arresti per aver rubato delle monetine nelle casette dell'acqua, ascoltava i carabinieri, probabilmente per prevenire i controlli domiciliari monitorando la presenza di pattuglie nella sua zona. Ma non tutto è andato come sperava: l’uomo è stato infatti scoperto dai carabinieri e denunciato a piede libero per installazione di apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telefoniche o telegrafiche.

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