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“Costi insostenibili”: chiude Noma Copenhagen, il miglior ristorante del mondo

Noma, uno dei migliori ristoranti al mondo, ha annunciato la chiusura. Lo chef proprietario René Redzepi ha fatto sapere che ci sarà una rivoluzione che porterà alla nascita di un Noma 3.0: “I costi sono insostenibili per mantenere personale e ristorante”.
A cura di Chiara Ammendola
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Per qualcuno la vicenda di Noma, il tre stelle Michelin ristorante di Copenhagen premiato più volte come uno dei migliori al mondo, potrebbe segnare una svolta e l'inizio del declino della ristorazione di lusso. Il celebre ristorante dello chef nonché proprietario René Redzepi ha annunciato quest'oggi la chiusura.

Il 2024 sarà l'ultimo anno per Noma, acronimo di Nordic Mad, che significa “cibo" in danese, che ha deciso così di chiudere i battenti. “Per continuare ad essere noma, dobbiamo cambiare – si legge nel post condiviso sulla propria pagina Facebook – pertanto, cari ospiti e amici, abbiamo alcune notizie interessanti da condividere con voi. L'inverno 2024 sarà l'ultima stagione di noma come lo conosciamo. Stiamo per iniziare un nuovo capitolo; noma 3.0.”.

Lo chef René Redzepi
Lo chef René Redzepi

Un arrivederci dunque, e non un addio, visto che ora Redzepi, come anticipato anche dal New York Times, si concentrerà su Noma Projects, il laboratorio che ha iniziato a vendere prodotti creati ad hoc negli anni come il garum di funghi affumicati, un condimento a base di funghi che sono stati curati con sale, e il fungo di riso koji affumicato a freddo. Redzepi e il suo team stanno espandendo la produzione di Noma Projects così da far crescere il business nei prossimi anni.

La notizia della chiusura non è proprio una doccia fredda per gli esperti del settore visto che le voci che il Noma avrebbe chiuso giravano ormai da mesi. Lo chef René Redzepi ha preso questa decisione perché i costi del locale non sono più sostenibili, così come i ritmi di lavoro. “Dobbiamo ripensare il settore – ha detto al New York Times – cercheremo di capire le modalità di ristrutturare e riprogrammare la squadra”.

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Il riferimento velato è al sistema di successo per cui talvolta i membri dello staff lavoravano gratis pur di avere accesso ai segreti di quella cucina, ma questo alla lunga “non è eticamente sostenibile” ha detto Redzepi, spesso criticato per il suo modo di "trattare gli stagisti".

Quella del Noma segue un'altra celebre chiusura, quello di Manresa, ristorante con tre stelle Michelin a Los Gatos, in California. “Gli chef che erano abituati ad avere eserciti di persone hanno dovuto ripensare il loro manuale operativo”, aveva spiegato il celebre chef californiano David Kinch.

Ora chi già pensava che fosse difficile ottenere una prenotazione al Noma, visto che ci sono liste d'attesa di almeno sei mesi, dovrà sbrigarsi se vuole gustare un'ultima cena dello chef Redzepi.

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