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Costa Smeralda, tenevano segregato il figlio in una “casa degli orrori”: genitori arrestati

Marito e moglie residenti in Costa Smeralda, in Sardegna, sono stati arrestati con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e in particolare sul figlio di dodici anni. La coppia di genitori sabato sera avrebbe segregato il ragazzino nella villetta di famiglia. In corso indagini per scoprire se si tratta di un episodio isolato o ricorrente.
A cura di Susanna Picone
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Una coppia di genitori residenti in Sardegna, in una località turistica di Arzachena, in Costa Smeralda, è stata arrestata dai carabinieri su disposizione della Procura di Tempio Pausania (Sassari). Marito e moglie devono rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia e in particolare sul figlio dodicenne. Il bambino, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe stato segregato nella villetta di famiglia, definita una vera e propria “casa degli orrori”. Le manette per mamma e papà sono scattate sabato notte dopo che qualcuno ha fatto sapere ai carabinieri di Olbia la situazione del dodicenne e per oggi è prevista l'udienza di convalida del fermo. Il  dodicenne intanto è stato portato in una comunità protetta.

Erano usciti a cena e avevano chiuso il ragazzino in camera: la porta non aveva la maniglia interna – Secondo le prime informazioni trapelate sul caso e riportate dai quotidiani sardi, la sera dell’arresto i due genitori erano usciti a cena e avevano chiuso a chiave in camera il figlio che sembrerebbe avere anche un lieve disturbo a livello psicologico. La porta non aveva maniglia interna per cui il ragazzino non poteva uscire. Ora si sta indagando, interrogando anche i vicini di casa della famiglia di Arzachena, per scoprire se si tratta di un episodio isolato o ricorrente.

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