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Cosparge di benzina la ex e tenta di darle fuoco con l’accendino: fermato dai carabinieri a Taranto

La donna aveva chiesto aiuto al 112 segnalando la presenza dell’uomo sotto casa a Crispiano, in provincia di Taranto. All’arrivo dei carabinieri il 48enne aveva già cosparso di benzina la ex, il padre di questa, l’abitazione e anche l’auto della vittima brandendo un accendino.
A cura di Antonio Palma
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L'accendino sequestrato
L'accendino sequestrato

Dramma sfiorato nel Tarantino dove un uomo ha cosparso di benzina la ex convivente, brandendo poi un accendino e minacciando di darle fuoco sotto il palazzo dove abita la donna a Crispiano. L'uomo, un 48enne del posto, è stato fermato appena in tempo da una pattuglia di carabinieri che era in servizio notturno in zona ed è stata subito dirottata sul posto dopo una chiamata di emergenza al numero unico di pronto intervento “112″ effettuata dalla stessa donna presa di mira.

L'episodio durante la scorsa notte quando i Carabinieri della Stazione di Crispiano, coadiuvati da quelli di Statte, sono accorsi sul luogo indicato dalla donna. Quest'ultima al telefono aveva chiesto aiuto concitatamente, segnalando la presenza sotto la propria abitazione dell’ex convivente che la minaccia di morte con in mano una tanica di liquido infiammabile.

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Quando i militari sono giunti sul posto, la scena era ancora più drammatica perché l'uomo aveva avuto accesso all'abitazione e aveva già cosparso di benzina la ex, il padre di questa, l'abitazione e anche l'auto della vittima. In quel momento la donna era comprensibilmente in preda al panico perché l'ex convivente brandiva un accendino col quale avrebbe potuto darle fuoco, mentre il padre, anch’egli cosparso dello stesso liquido infiammabile, aveva ingaggiato una colluttazione col 48enne nel tentativo di bloccarlo e impedirgli di innescare un incendio.

I Carabinieri sono subito intervenuti contro il 48enne riuscendo a “disarmare” l’uomo e a mettere in sicurezza l’area. Il 48enne è stato quindi arrestato con l'accusa di atti persecutori, il cosiddetto stalking, e tentato incendio. La tanica e l’accendino usati sono stati sequestrati come corpo del reato. Dopo le formalità di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l'uomo è stato condotto in carcere a Taranto.

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