Così Messina Denaro si sentiva al sicuro nel suo quartiere: “Andava in pizzeria, mangiava da solo”
Dopo l’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro sono tanti i dettagli che stanno uscendo allo scoperto non solo grazie agli inquirenti ma anche tra la popolazione. Nella giornata di ieri in Via Maggiore Toselli, a Campobello di Mazara (Trapani) è stato ritrovato il secondo covo del boss costruito con un doppio muro all’interno dell’abitazione ove vi erano Errico Risalvato già indagato in passato per mafia, la moglie Mattia Gulli proprietaria dell’abitazione e la figlia Nicoletta Risalvato.
Il secondo covo dista appena 800 metri dal primo anche se nel tratto che separa i due covi sono tante le abitazioni affiliate al boss. Tra la via Cusumano e la via Marsala sono dislocate le abitazioni di: Andrea Bonafede, l’uomo che ha prestato l’identità; la mamma di Bonafede che è stata perquisita ieri sera dal Ros; Giovanni Luppino autista del boss; Daniele e Francesco Luppino fratelli di Giovanni. Insomma, un intero quartiere, quasi un quarto della città, a disposizione di Matteo Messina Denaro che usciva tranquillamente durante il giorno mantenendo uno stile di vita più che normale.
“Il mio amico che lavora in una pizzeria qui nel quartiere, più di una volta ha visto Matteo Messina Denaro seduto al tavolo che si mangiava la pizza”. Sono queste le parole di un giovane che ieri si è avvicinato incuriosito sul luogo del secondo covo e che Fanpage.it ha intervistato. “Il mio amico ovviamente non sapeva che fosse il boss ma quando è uscita la foto dopo l’arresto lo ha riconosciuto subito. A parer mio è irriconoscibile, anche perché in una pizzeria entrano tantissime persone ogni giorno. In maniera molto tranquilla si sedeva al tavolo ma spesso era solo. Per quanto riguarda la famiglia Risalvato che abita nel secondo covo li conosco perché la figlia, Nicoletta, fa dopo scuola e molti miei amici ci andavano per le ripetizioni. La zona è abbastanza tranquilla.”
Dalle informazioni acquisite gli inquirenti, oltre che effettuare le numerose perquisizioni, stanno vagliando ogni tipo di telecamera pubblica o privata posta nel quartiere per capire e tracciare tutti i movimenti effettuati da Matteo Messina Denaro e soprattutto per capire da e per quanto tempo lui fosse in città.