Cosenza, scolaresca cade nel fiume facendo rafting: dispersa la 18enne Denise
Risulta ancora dispersa Denise Galatà, la 18enne della provincia di Reggio Calabria che questo pomeriggio è caduta nelle acque del fiume Lao, a Laino Borgo (Cosenza) mentre faceva rafting con alcuni compagni di scuola. La giovane sarebbe caduta dal gommone sul quale si trovava a causa dell'ingrossamento delle acque del fiume. Come lei, hanno perso l'equilibrio altri 3 ragazzi che però sono stati subito recuperati.
Secondo quanto reso noto, i giovani coinvolti nell'attività erano almeno 40, tutti tra i 16 e 18 anni. Il gruppo si trovava in una zona impervia nei pressi del fiume ed è stato messo in sicurezza. Tra loro vi sarebbe anche un contuso trasportato via in barella. I ragazzi sono stati lentamente evacuati e portati in salvo.
Le ricerche ancora in corso
Le ricerche dell'unica dispersa invece proseguono, per ora senza successo. Gli adolescenti fanno parte di una scuola della provincia di Reggio Calabria e stavano partecipando ad una gita scolastica. A lanciare l'allarme, una guida che si trovava su un secondo gommone con altri allievi. Il fiume Lao era particolarmente ingrossate a causa delle piogge dei giorni scorsi che hanno fatto aumentare sensibilmente il livello delle sue acque.
I fatti si sarebbero verificati intorno alle 15 di oggi, martedì 30 settembre. Impegnati nelle ricerche i vigili del fuoco e il personale del Nucleo speleo alpino fluviale. I soccorritori stanno concentrando le operazioni nel tratto sottostante il noto viadotto Italia dell'autostrada del Mediterraneo. Sul posto anche i carabinieri e l'elisoccorso del 118, intervenuto per lo studente ferito e pronto a tornare in azione in caso di necessità.
Chi è la 18enne dispersa
La 18enne dispersa, Denise Galatà si trovava in gita con la scolaresca del Reggino. L'adolescente frequenta il liceo statale "Giuseppe Rechichi" ed era in provincia di Cosenza con la classe e alcuni docenti di educazione motoria. La scolaresca si trovava in zona già da alcuni giorni. "Siamo preoccupati e in ansia – ha detto al quotidiano Leggo il vicepreside Tonino Bongiovanni – per i nostri ragazzi. La speranza è che i nostri telefoni squillino all'improvviso e che ci vengano comunicate notizie positive".