Cosenza, Rosa Vespa si è nascosta nel bagno della clinica il giorno del finto parto: la mamma aspettava fuori
Il giorno del "finto" parto si è nascosta nel bagno della clinica Rosa Vespa, la donna di 51 anni in carcere con l'accusa di aver sequestrato la piccola Sofia, la neonata di appena un giorno rapita una settimana fa dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza per poi essere ritrovata dopo poche ore dalla Polizia. Era l'8 gennaio quando si era fatta accompagnare dalla madre in ospedale perché la sua finta gravidanza era arrivata a termine: la 51enne avrebbe creduto di essere incinta dopo un ritardo del ciclo mestruale e, dopo aver capito di non esserlo, avrebbe approfittato della situazione mentendo al compagno Omogo Chiediebere Moses, amici e parenti.
Nessuno si sarebbe accorto di nulla. Rosa Vespa infatti aveva mostrato le foto delle ecografie e, come spiegato dal marito Moses che resta comunque indagato, la sua pancia cresceva di mese in mese. Nessun sospetto dunque. In nove mesi e per cinque volte, si è fatta accompagnare alla clinica a Cosenza per i classici controlli dal ginecologo: in tutte le occasioni convinceva i suoi accompagnatori a restare in macchina e a non entrare con lei dal medico. E loro così facevano. In questo modo lei stava nella struttura sanitaria il tempo sufficiente per far credere che fosse impegnata in una visita e poi riusciva.
Il giorno del suo finto parto Rosa Vespa è entrata in clinica e, per non destare sospetti al personale sanitario, è stata diversi minuti prima nella sala d'attesa e poi in bagno. Ha simulato il parto inviando foto di un neonato qualsiasi trovato sul web alla famiglia: anche in questo caso avrebbe detto loro di non andare a trovarla perché sia lei che il nascituro avevano contratto il Covid. Quella sera la donna invece ha soggiornato in un hotel di Cosenza.
I giorni successivi è andata in ospedale più volte – in media due volte al giorno – fino al 21 gennaio quando ha rapito Sofia e l'ha portata a casa per una festa di benvenuto: pochi minuti dopo ha bussato alla porta la polizia che ha riportato la piccola alla madre. Rosa Vespa si trova in carcere con l'accusa di sequestro di persona: il suo avvocato difensore ha chiesto che venga disposta una perizia psichiatrica nei suoi confronti.