Come ha fatto una coppia a rapire una bimba appena nata in ospedale a Cosenza: la spiegazione della clinica
Si indaga in queste ore per capire come sia stato possibile che una neonata sia stata rapita a un giorno dalla nascita in una clinica a Cosenza e sia stata portata fuori dall'ospedale senza che nessuno se ne accorgesse. Ora fortunatamente la piccola Sofia si trova tra le braccia dei suoi genitori, ma la paura della sua famiglia all'interno della clinica Sacro Cuore di Cosenza è stata tanta. In stato di fermo sono finite Rosa Vespa, 51enne di Cosenza, e suo marito Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi. Come è stato possibile tutto questo?
Come la coppia è riuscita a entrare nella clinica di Cosenza
Stando a quanto spiegato ai giornalisti da Saverio Greco, legale rappresentante del gruppo IGreco e proprietario della clinica, la coppia sarebbe riuscita a entrare nella clinica durante l'orario di visite: "I due sono riusciti a entrare dichiarando di essere venuti a trovare dei parenti. In clinica entrano i parenti dei bambini per portare dolci e regali e noi non chiediamo i documenti a tutti. Anzi, spesso veniamo accusati di essere troppo fiscali nei controlli". Ha poi precisato che dopo questa giornata la clinica ripenserà al sistema con cui vengono gestiti gli ingressi. Intanto i genitori della piccola Sofia hanno riferito che la donna, Rosa Vespa, si è presentata da loro dicendo di essere una infermiera e, così, si è allontanata con la piccola.
Ad attendere Rosa Vespa fuori dalla clinica c'era suo marito. Tutto sarebbe stato ripreso dalle telecamere di video sorveglianza della struttura che avrebbero ripreso minuto per minuto quanto accaduto. A Fanpage.it la clinica si è limitata a sottolineare come le telecamere di video sorveglianza siano state fondamentali per trovare in poco tempo la piccola. Intanto molto probabilmente si procederà con un'inchiesta interna all'ospedale per fare tutti gli accertamenti del caso.
In poco tempo è scattato l'allarme e si sono attivate le ricerche: "Abbiamo – spiega Gabriele Presti, il dirigente della polizia di Stato – fatto partire una squadra e un team, il procuratore D’Alessio ha messo in campo a tutto spiano tutti i nostri strumenti per ricostruire la vicenda. Abbiamo ascoltato i familiari che hanno visto la scena e consultato tutti i sistemi di video-sorveglianza. Questo si è rivelato assolutamente determinante perché da lì siamo riusciti a individuare quale fosse questa coppia, formata da un uomo dai tratti stranieri e ricostruire dove potessero essere e dove abitavano".
La piccola rapita trovata nella casa della coppia
La piccola è stata trovata poche ore dopo il rapimento: i poliziotti, coordinati dal commissario Claudio Sole, sono entrati nella casa dei rapitori e li hanno scoperti intenti a fare una festa con i loro parenti per celebrare proprio la piccola. Stando infatti alle prime indagini, la 51enne avrebbe fatto credere i mesi scorsi ad amici e parenti di essere incinta.
"Tutti gli ospiti – ha spiegato il commissario in conferenza stampa raccontando cosa è successo quando sono entrati in casa degli arrestati – erano increduli, così come il marito della donna, ma su di lui è un aspetto da valutare. Poi ho chiesto alla donna dove fosse la bambina e lei mi ha indicato una camera dove c'era una culla con la piccola che era vestita di azzurro. Era tutto addobbato per un maschietto. La donna poi e' caduta in un mutismo". Infine: "Ho personalmente preso in braccio la piccola e poi non l'ho più lasciata".