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Cosenza, 29enne muore durante una colluttazione con i carabinieri

Si chiamava Vincenzo Sapia ed è morto oggi nel corso di una colluttazione con due militari intervenuti per calmarlo dopo che aveva dato in escandescenze. È accaduto nella frazione Mirto di Crosia.
A cura di S. P.
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Dà in escandescenze e muore durante una colluttazione con due carabinieri. È quanto accaduto oggi nella frazione Mirto di Crosia, in provincia di Cosenza. Vittima è un giovane di 29 anni, Vincenzo Sapia. Il ragazzo è morto nel corso di una colluttazione con i militari che erano intervenuti per calmarlo dopo che lui aveva dato in escandescenze.  Stando a una prima ricostruzione Sapia, che in passato avrebbe sofferto di disturbi psichici, questa mattina ha sfondato il portoncino di un edificio situato davanti all'ufficio postale di Mirto Crosia. L’ha fatto dicendo che stava cercando un cane smarrito e per questo alcuni presenti hanno chiamato i carabinieri. Quando i due militari sono giunti sul posto hanno trovato il 29enne, descritto come un uomo di corporatura molto robusta, fermo davanti all'ufficio postale. Hanno iniziato a parlare con lui – Sapia sembrava tranquillo – ma improvvisamente l'uomo si sarebbe denudato rimanendo in mutande.

Il pm della Procura di Castrovillari sta ascoltando i testimoni – In seguito il giovane, stando alle testimonianze raccolte, ha messo le mani al collo di un carabiniere e l’ha colpito. Da qui è nata una colluttazione durante la quale Sapia si è accasciato a terra. Sul posto sono subito intervenuti i medici del 118, che hanno anche usato invano un defibrillatore. Il decesso del ragazzo potrebbe essere stato causato da un infarto: per accertarlo il pm della Procura di Castrovillari, che sta ascoltando le persone che hanno assistito al drammatico fatto, disporrà l'autopsia. A Mirto Crosia si sono recati il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Giuseppe Brancati, il comandante del reparto operativo Vincenzo Franzese ed altri ufficiali. Dal Comando provinciale di Cosenza trapela la volontà di massima trasparenza su quanto accaduto e l'assoluta fiducia nell' autorità giudiziaria che coordina le indagini.

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