Cos’è successo a Claudio Andriollo, morto in un’esplosione in casa: forse ucciso da un reperto bellico
Claudio Andriollo, 72 anni, è morto in una violenta esplosione avvenuta nella mattinata di ieri, giovedì 26 dicembre, all'interno della sua abitazione di Mollaro, frazione del comune di Predaia, in Val di Non.
A far scattare l'allarme sono stati i vicini di casa del 72enne. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco insieme ai sanitari del 118. Ma per la vittima non c'è stato nulla fare, è deceduta a seguito dello scoppio che ha infranto i vetri delle finestre della casa.
Gli accertamenti tecnici sono stati affidati ai Carabinieri della Compagnia di Cles. Secondo quanto riporta il quotidiano L'Adige, sarebbero state escluse fughe di gas e guasti agli impianti.
Al momento l'ipotesi più accreditata sarebbe quella dell'esplosione di un residuato bellico da collezione. L'uomo, infatti, era grande appassionato di questo tipo di reperti. La sua collezione era cresciuta negli anni e contava un numero consistente di ordigni, proiettili e altri oggetti risalenti ai due conflitti mondiali.
Il 72enne potrebbe essere morto maneggiando uno dei reperti a rischio esplosione. A dare consistenza a questa ipotesi sarebbero le gravissime ferite che l’uomo pare abbia riportato sulle mani e a un braccio, secondo quanto riportano i quotidiani locali.
"Ho sentito un forte botto, come di una bomba, e quando mi sono affacciata al balcone ho visto del fumo bianco uscire dalla finestra di casa di Andriollo", ha raccontato una vicina al quotidiano Il T. Il fatto ha scosso la piccola comunità trentina.
Andriollo, tecnico edile in pensione ed ex Schützen di 72 anni, era "una persona che qui tutti conoscevamo e stimavamo, siamo profondamente scossi e addolorati", ha detto la sindaca di Predaia, Giuliana Cova. "Sto cercando di realizzare quanto successo, un dolore inimmaginabile", è stato invece il commento della compagna del 72enne. L'uomo lascia anche due figlie.