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Cos’è la fregata Fasan e perché l’Italia la invierà nel Mar Rosso per fermare gli attacchi Houti

La fregata Fasan condurrà azioni limitate all’autodifesa da eventuali attacchi con droni e missili dagli Houthi. Un intervento della nave è previsto anche in caso di attacchi ad unità altre della coalizione oppure a mercantili in transito in una specifica zona del Mar Rosso. Marina militare: “Parte di un’operazione già esistente”.
A cura di Davide Falcioni
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Anche l'Italia parteciperà alla task force lanciata dagli Stati Uniti in chiave anti-Houthi, i ribelli yemeniti filo-iraniani che da settimane stanno lanciando attacchi alle navi che solcano le acque tra le coste di Gibuti e lo stretto di Bab al Mandab, tra il Mar Rosso e l'Oceano Indiano. Le azioni dei guerriglieri sono iniziate con lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas allo scopo di limitare i rifornimenti – anche militari – allo stato ebraico, ma ad essere state prese di mira sono state soprattutto numerose navi che percorrono le normali rotte commerciali.

Gli attacchi sono stati condannati dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, che ieri hanno annunciato una coalizione di 10 nazioni composta – tra gli altri – da Gran Bretagna, Francia, Bahrein e Italia. Le marine di questi Paesi aderiranno all'"iniziativa di sicurezza multinazionale" per proteggere le navi commerciali. "I Paesi che cercano di sostenere il principio fondamentale della libertà di navigazione devono unirsi per affrontare la sfida posta da questo attore non statale", ha dichiarato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. Gli Houti, tuttavia, hanno replicato minacciando "attacchi ogni 12 ore alle navi che transitano nel Mar Rosso".

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È in questo quadro che anche l'Italia darà un contributo inviando la fregata Virginio Fasan della Marina italiana, nave è dotata di missili Aster 30 e 15 in grado di garantire protezione in un raggio di 100 chilometri. L'imbarcazione è composta da un equipaggio di 167 persone e potrebbe in futuro essere affiancata da una seconda nave italiana. L'annuncio ufficiale è arrivato dopo un videocollegamento a cui hanno partecipato il ministro alla Difesa, Guido Crosetto, e il capo del Pentagono Austin. "L'Italia – ha assicurato Crosetto – farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l'attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, che abbiamo già condannato pubblicamente, e per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale".

L'invio della fregata multi-missione ‘Virgilio Fasan' nel Mar Rosso era inizialmente previsto per febbraio nell'ambito della missione antipirateria ‘Atalanta', ma la nave rafforzerà l'operazione ‘Prosperity Guardian' lanciata da Washington. La task force sembra non spaventare la fazione ribelle yemenita, sostenuta dall'Iran. Gli Houthi infatti hanno minacciato un attacco ogni 12 ore per fare pressione su Israele affinché fermi l'offensiva su Gaza. I fondamentalisti negli ultimi giorni hanno impiegato droni, barchini e missili per colpire le navi commerciali sul Mar Rosso, arrivando persino ad assaltare e dirottare un mercantile il 22 novembre. Una petroliera norvegese è stata colpita da un missile e la scorsa settimana una fregata francese ha abbattuto due droni lanciati contro una portacontainer.

È in questo contesto che si troverà ad operare la Fasan. La fregata condurrà azioni limitate all'autodifesa da eventuali attacchi con droni e missili dagli Houthi. La nave italiana potrà contare su sistemi di rilevamento e abbattimento con cannoni e mitragliatori di precisione, oltre che con dispositivi jammer in grado di individuare e neutralizzare eventuali velivoli a guida remota. Un intervento della fregata F591 è anche previsto in caso di attacchi ad unità altre della coalizione oppure a mercantili in transito nella zona operativa della nave italiana.

Marina militare: nave nel Mar Rosso parte di un'operazione già esistente

La Marina militare italiana fa sapere che la nave spostata nel Mar Rosso è stata schierata nell'ambito di un'operazione già esistente. "Alcuni media hanno riportato la volontà italiana di aderire all'operazione Prosperity Guardian, recentemente lanciata dagli Stati Uniti per assicurare la libera navigazione del Mar Rosso e contrastare il crescente numero di attacchi del gruppo terroristico Houti nei confronti del naviglio mercantile in transito. In realtà, la Difesa, rispondendo a una precisa richiesta di tutela degli interessi nazionali, pervenuta dagli armatori italiani, ha deciso di spostare nel Mar Rosso una delle sue unità navali già in medio oriente. Ciò, tuttavia, avverrà nell'ambito di un'operazione già esistente e autorizzata dal parlamento e non dell'operazione Prosperity Guardian" spiega una nota della Marina

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