Cos’è il “forchettone” che ha causato il disastro della funivia del Mottarone
Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, i tre uomini fermati la scorsa notte in relazione alla strage della funivia Stresa – Mottarone, che ha causato domenica la morte di 14 persone, hanno ammesso le loro responsabilità: "Il freno non è stato attivato volontariamente? Sì, sì, lo hanno ammesso", ha confermato questa mattina ai microfoni di Buongiorno Regione, su Rai Tre, il comandante provinciale dei carabinieri di Verbania Alberto Cicognani. "C'erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la ‘forchetta', che impedisce al freno d'emergenza di entrare in funzione". Da ieri gli inquirenti si erano orientati sull'ipotesi che fosse stato manomesso il freno d'emergenza della funivia. La procuratrice Olimpia Bossi, infatti, nella notte ha spiegato che il forchettone ha di fatto consentito l'esercizio dell'impianto, evitando una chiusura prolungata per gli interventi di manutenzione necessari. Il tutto nella convinzione, rivelatasi errata, che il cavo trainante mai si sarebbe spezzato.
Cos'è il "forchettone" con cui è stato manomesso il freno d'emergenza della funivia
Ma cos'è il cosiddetto "forchettone" con cui è stato manomesso il freno d'emergenza dell'impianto? Si tratta di un dispositivo che mantiene aperte le ganasce del freno e che viene sovente impiegato durante i giri di prova della funivia per evitarne il blocco. Se l'impianto si ferma, infatti, i freni di emergenza bloccano le cabine, il cui ripristino deve avvenire manualmente impiegando un operaio specializzato: una complicazione durante le attività di controllo, quando sull'impianto non vi sono turisti. Per questa ragione si mantengono bloccati i freni con il forchettone. Quando i passeggeri sono a bordo, tuttavia, è necessario che i dispositivi di emergenza siano inseriti per evitare tragedie come quella di domenica scorsa.
Il procuratore capo di Verbania ha confermato che "la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso" proprio con il cosiddetto "forchettone", che non è stato rimosso per "evitare disservizi e blocchi della funivia. Il sistema presentava delle anomalie e avrebbe necessitato un intervento più radicale con un blocco se non prolungato consistente".