“Cosa vi siete detti con Manuela dopo l’omicidio di Pierina?” L’imbarazzo di Louis a Chi L’Ha Visto
"Cosa vi siete detti tu e Manuela Bianchi quando vi siete incontrati in albergo dopo l'omicidio di Pierina?". È palese l'imbarazzo di Louis Dassilva, vicino di casa della 78enne uccisa a coltellate a Rimini, di fronte alla domanda posta dall'inviato di Chi L'Ha Visto? una decina di giorni prima che il nome del senegalese venisse iscritto nel registro degli indagati. Accanto al 34enne, recentemente indagato per il delitto avvenuto lo scorso 3 ottobre, c'è anche la moglie Valeria Bartolucci, oltre che il suo avvocato.
La donna rappresenta l'alibi del marito e probabilmente per questo motivo è stata convocata in questura. Pur non essendo lei l'indagata, gli inquirenti l'hanno sentita per ben 11 ore. "Non ho nessun dubbio sull'innocenza di mio marito" ha detto poi Valeria all'uscita dagli uffizi della questura.
Dopo la svolta arrivata nei giorni scorsi con gli inquirenti che hanno notificato a Dassilva l'avviso di garanzia, un ulteriore passo avanti potrebbe giungere dall'analisi dei reperti trovati sul luogo del delitto: in particolare la borsa di Pierina. Ora il Dna e le impronte del 34enne verranno confrontate con il sangue e il materiale biologico trovato sui vari oggetti rinvenuti nel garage di via dei Ciclamini. Le analisi sono iniziate ieri, condotte dalla dottoressa Loredana Buscemi, che ha già eseguito l’autopsia.
Proprio la questione del sangue potrebbe essere determinante nel caso dell'omicidio avvenuto 8 mesi. Sempre a Chi L'Ha Visto?, un paio di settimane fa la stessa Valeria Bartolucci ha raccontato che il giorno prima dell'omicidio Manuela Bianchi, nuora della vittima e amante dell'indagato, si era recata in ospedale dove Louis era ricoverato per portare via i suoi vestiti sporchi di sangue senza dire nulla a nessuno: "Ad un certo punto mi sono accorto che il sacco coi vestiti sporchi di mio marito non c'era più, così ho chiamato Manuela e le ho chiesto: ‘Ma li hai presi tu? E lei: ‘Sì, sono stata io', e le ho chiesto se li avesse lavati ma lei mi ha risposto di non averlo fatto".
La posizione di Louis ora si è aggravata e dopo mesi di indagini, ora si potrà procedere agli accertamenti irripetibili (sospesi nei giorni scorsi) come la comparazione del Dna. Gli inquirenti potranno dunque verificare se sui vestiti della vittima ci sono le sue tracce, il suo Dna.