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Cosa succede al liceo Michelangiolo di Firenze: dopo la lettera e le condanne, annullato raduno della destra

Spunta uno striscione minaccioso di Blocco Studentesco all’esterno del liceo Da Vinci a Firenze e bruciata la lettera della preside Annalisa Savino. Intanto Azione Studentesca annulla il raduno nazionale previsto per il 18 e il 19 marzo.
A cura di Chiara Ammendola
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Alcuni momenti dell'aggressione agli studenti del Michelangiolo
Alcuni momenti dell'aggressione agli studenti del Michelangiolo

Dopo lo striscione minaccioso di Blocco Studentesco comparso all'esterno del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze con tanto di lettera della preside bruciata, Azione Studentesca ha deciso di annullare il raduno dei giovani di destra previsto per i prossimi 18 e 19 marzo nel capoluogo toscano, mentre il liceo Michelangiolo condanna l'aggressione: “Ci si chiede come mai a seguito di questo episodio sia consentita agibilità politica e disponibilità di spazi cittadini a movimenti e gruppi che si richiamano ancora nella teoria e nella prassi al fascismo”.

Lo striscione di Blocco Studentesco e la lettera bruciata

“Un'intera generazione di cosiddetti ‘docenti', in realtà propagandisti politici in servizio permanente – si legge nel tweet di Blocco Studentesco – dovrebbe finalmente andare in pensione anticipata. Sono loro la causa principale del disastro del sistema educativo italiano. Rottami del 68″. Nelle immagini si vede poi una mano bruciare la lettera scritta dalla dirigente del liceo Da Vinci, Annalisa Savino, che ha condannato l'aggressione squadrista ai danni degli studenti del Michelangiolo dicendosi preoccupata dei possibili rischi di un ritorno al fascismo "nato con i pestaggi ai bordi dei marciapedi".

La lettera della preside del liceo Da Vinci bruciata
La lettera della preside del liceo Da Vinci bruciata

Il Ministro Valditara attacca la lettera della preside Savino"

La lettera è stata attaccata dal ministro dell'Istruzione Valditara che l'ha definita "del tutto impropria", sebbene sia stata condivisa e sostenuta da gran parte degli istituti scolastici della città che hanno preso una posizione netta contro l'azione squadrista dei sei militanti di Azione studentesca. I giovani, tre minorenni e tre maggiorenni, inizialmente indagati per violenza privata, sono ora indagati per lesioni e percosse, aggravate dai futili motivi e dall'aver agito in gruppo.

La lettera della preside del liceo Da Vinci
La lettera della preside del liceo Da Vinci

Perquisiti i responsabili dell'aggressione al liceo

Ieri la Digos ha perquisito le loro case e a tutti sono stati sequestrati i cellulari, mentre la prossima settimana verranno ascoltati dalla procure. Non essendo pervenute denunce da parte degli studenti aggrediti, al momento si sta svolgendo una indagine "esplorativa". Intanto la stessa organizzazione che fa riferimento a Fratelli d'Italia ha fatto sapere di aver annullato “Falange in marcia”, il raduno nazionale dei giovani di destra previsto per il 18 e 19 marzo, a Firenze.

Alcuni momenti dell'aggressione agli studenti del Michelangiolo
Alcuni momenti dell'aggressione agli studenti del Michelangiolo

“Viste le circostanze nelle quali ci troviamo, con la sede fiorentina assediata dai giornalisti, le indagini in pieno corso d’opera e una preoccupante criminalizzazione mediatica in atto, riteniamo opportuno rimandare la nostra iniziativa ai mesi prossimi – si legge nel post social che annunciato il rinvio – quando questa vicenda sarà archiviata e i grandi media avranno altre priorità da sbattere in prima pagina, non mancheranno le occasioni per ritrovarci ed elaborare le nostre attività future. La nostra azione quotidiana, ovviamente, prosegue senza sosta in ogni singola scuola d’Italia”.

Il Collegio dei docenti del Michelangiolo: il liceo si costituirà parte civile

Intanto al liceo Michelangiolo studenti, genitori e prof hanno firmato un documento per condannare l'aggressione squadrista avvenuta all'esterno della scuola sabato 16 febbraio e annuncia "di costituirsi parte civile qualora ci siano processi penali". “Non è la prima volta – scrive il Collegio dei docenti – che il Liceo Michelangiolo subisce un attacco simile, che offende l’intera comunità e ne oltraggia il patrimonio di valori. Ci si chiede pertanto, a seguito di questo episodio, come mai sia consentita agibilità politica e disponibilità di spazi cittadini a movimenti e gruppi che si richiamano ancora nella teoria e  nella prassi al fascismo”.

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