Cosa stabilisce il decreto Scuola per gli esami di terza media e la maturità
Con l'approvazione del decreto Scuola, il ministero dell'Istruzione ha precisato in che modalità gli studenti di terza media e quinta superiore affronteranno gli esami nonostante l'emergenza coronavirus. E mette in campo due diversi scenari, a seconda del ritorno o meno tra i banchi di scuola il prossimo 18 marzo. Per gli alunni delle classi prime ed intermedie, invece, si predisporrà il recuro delle attività scolastiche perse a causa della pandemia durante il prossimo anno scolastico, che inizierà il 1° settembre 2020.
Per quanto riguarda gli esami finali, si è stabilito che nonostante tutti gli studenti saranno ammessi, per la promozione bisognerà comunque superare l'esame conclusivo. Nel voto di quest'ultimo confluiranno anche le valutazioni ricevute durante l'anno: in altre parole, le lezioni a distanza non significano che si può smettere di studiare.
Primo scenario: si torna in classe il 18 maggio
Esami di terza media
Se nonostante l'emergenza coronavirus gli studenti saranno in grado di riprendere le lezioni in aula per il 18 maggio, l'esame finale al primo ciclo di istruzione si farà in modalità pressoché ordinaria. Sarà però in versione "facilitata": verranno cioè eliminate una o più prove e si pensa a diverse modalità del voto finale.
Maturità
Per quanto riguarda invece il secondo ciclo di istruzione, il decreto prevede che "le commissioni di esame potranno essere articolate in maniera diversa rispetto a quanto previsto, avendo come criterio direttivo la presenza di commissari tutti interni all'istituzione scolastica con presidente esterno alla stessa". In altre parole, l'esame sarà articolato più o meno secondo le modalità ordinarie, ma la commissione sarà composta esclusivamente da professori conosciuti dai ragazzi: solo il presidente sarà esterno e avrà il compito di accertare che tutto si svolga in maniera corretta. Inoltre, "si potranno rivedere le prove di esame rispetto a quanto previsto, con la possibilità della sostituzione della seconda prova a carattere nazionale con una predisposta dalla commissione di esame della specifica istituzione scolastica, sulla base di criteri di uniformità dettati a livello nazionale": ciò significa che la prima prova rimarrà uguale per tutto il territorio nazionale, e avrà luogo il 17 giugno, mentre la seconda, quella d'indirizzo, sarà diversa di istituto in istituto. Verrà infatti decisa dalla stessa commissione, in base al programma svolto durante l'anno. La prova orale rimane confermata.
Secondo scenario: le lezioni in aula non riprendono il 18 maggio
Esami di terza media
Nel caso in cui l'emergenza coronavirus non permetta di riprendere normalmente le lezioni il prossimo 18 maggio, il ministero dell'Istruzione potrà disporre di modalità telematiche per la valutazione finale degli alunni. L'esame di terza media verrà completamente trasformato e consisterà in una tesina presentata dallo studente: "Sarà consentito sostituire l’intero esame con la valutazione finale da parte del consiglio di classe, integrando la stessa con la valutazione di uno specifico elaborato redatto dallo studente candidato all’esame. La definizione di contenuti e modalità di esecuzione di tale elaborato saranno definite nell’ordinanza stessa".
Maturità
Anche l'esame di maturità verrà stravolto da cima a fondo e potrebbe consistere in un'unica prova orale, svolta a distanza in modalità online. "Eccezionalmente, per l’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, vi potrà essere la previsione di un solo colloquio, sostitutivo di tutte le prove di esame. Tale eventualità richiederà la rimodulazione dello stesso colloquio e dei punteggi di esame previsti", si legge nel comunicato inoltrato dal governo.