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Giallo Mara Favro, dalla scomparsa della donna di 51 anni in Val di Susa all’indagine per omicidio

Cosa sappiamo sulla scomparsa di Mara Favro, 51enne di Susa, di cui si sono perse le tracce dallo scorso 7 marzo: aveva finito di lavorare in una pizzeria di Chiomonto quando è sparita nel nulla. L’ultimo contatto con il fratello Fabrizio, che ha sporto denuncia, la notte dell’8 marzo. A giugno aperta indagine per omicidio.
A cura di Ida Artiaco
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Sono trascorsi quasi tre mesi da quando Mara Favro, 51enne di Susa, piccolo comune del Torinese, è scomparsa nel nulla dopo il suo turno di lavoro in una pizzeria di Chiomonte, in Alta Val di Susa. Era precisamente il 7 marzo scorso quando della donna, del cui caso si è occupata anche la trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto?, si sono perse le tracce.

Alta 1,75, ha i capelli neri e gli occhi verdi, il fratello Fabrizio ha sporto denuncia: della sorella si sa poco o nulla a parte il contenuto di alcuni bigliettini, ritrovati da un vicino di casa in una cartellina, con le scritte "8 marzo", ossia il primo giorno della sua sparizione, e poi "comando dei carabinieri", "medico legale", "autopsia", "camera mortuaria" e "Napoli". A inizio giugno la Procura di Torino ha deciso di aprire un'indagine per omicidio.

Chi è Mara Favro, la 51enne scomparsa dopo il lavoro

Di Mara Favro non si sa molto. Nata 51 anni fa, dopo un periodo di disoccupazione, prima della scomparsa avvenuta tra il 7 e l'8 marzo 2024 ha cominciato a lavorare presso un ristorante-pizzeria di Chiomonte. La donna, ha ricordato il fratello Fabrizio intervenendo nella trasmissione condotta da Federica Sciarelli, assume farmaci giornalmente per una terapia, per cui la preoccupazione è che ne sia rimasta senza.

Le ultime ore prima della scomparsa

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Mara, terminato il suo turno di lavoro nella pizzeria di Chiomonte, la sera del 7 marzo scorso si sarebbe mossa con mezzi pubblici o a piedi per tornare a casa, a Susa, per un distanza totale di 10 chilometri, percorribili a piedi in circa un'ora e mezza. Erano circa le 3 di notte. "Era in prova da una settimana – ha spiegato il titolare del locale –. Alla fine del suo turno venerdì è andata via, e sembrava andare tutto bene. Pensavo di rivederla il giorno dopo, invece non si è presentata".

Alle 20:32 del 7 marzo aveva mandato un messaggio al fratello Fabrizio scrivendo che era "tutto ok". Poi dalle 5:47 dell'8 marzo – orario dell'ultimo contatto con la famiglia – non c'è più nessuna notizia della donna. Fino a quell'ora ha condiviso suo social dei file musicali. Era già arrivata a casa?  O era ancora sulla statale che unisce Chiomonte a Susa?

Nella sua abitazione sono state trovate le chiavi della sua auto, parcheggiata poco distante. La 51enne ha invece portato con sé il telefono cellulare, anche se tutti i tentativi di raggiungerla telefonicamente sono risultati vani.

La cartellina con i messaggi e l'appuntamento a Napoli

Da allora sono partite le ricerche, che hanno avuto poco successo. Tuttavia, qualche settimana dopo è stata ritrovata una cartellina misteriosa dove vengono riportati alcuni messaggi e parole inquietanti: "Ministero d’istruzione giovani, Ministero di difesa, Ministero di giustizia, camera mortuaria, carabinieri, autopsia". Poi un altro messaggio con una data particolare: "10 marzo 2024 – Napoli". Il fratello Fabrizio ha anche mostrato delle strane scritte sugli specchi in casa di Mara tipo preventivi di spesa: "Lei usava questo metodo per comunicare", ha detto.

La denuncia del fratello

Il fratello, dopo aver inviato vari messaggi, tutti senza risposta, è andato a casa della donna l'8 marzo per controllare ma non l'ha trovata. Così ha presentato denuncia. "Ti abbiamo sempre supportato, sei una persona adulta, puoi sempre scegliere, ma non puoi lasciarci tutti senza alcuna informazione. Nessuno ti giudicherà per le tue scelte però un riscontro su quello che sta succedendo ci deve essere dato", ha detto Fabrizio in un messaggio-appello alla sorella a Chi l'ha visto?.

Le indagini per omicidio

Una piccola svolta si ha a inizio giugno, quando a tre mesi dalla scomparsa di Mara Favro, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo dopo che sempre il fratello della donna, tutelato dall’avvocato Roberto Saraniti, ha presentato una denuncia contro ignoti che include anche il reato di occultamento di cadavere.

A spingere il fratello della scomparsa a fare questo passo è stata un copia di una denuncia-querela, poi rimessa, di cui che è stata consegnata all'ex compagno della donna. A presentarla è stata una ex dipendente della pizzeria dove lavorava Mara, che raccontava di una animata discussione con il titolare del locale. L'uomo, secondo la ricostruzione, l'avrebbe prima "percossa", per una questione legata al pagamento dello stipendio, e poi intimorita dicendo: "Vuoi fare la fine di Mara?". Proprio il titolare della pizzeria è stato anche sentito per ore dai carabinieri.

"Ci sono informazioni contrastanti, facciamo appello alla Procura per una ricerca più completa e articolata con tabulati ed email per sapere i suoi contatti", ha dichiarato il fratello di Mara Favro.

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