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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Cosa sappiamo su chi ha ucciso Pierina Paganelli e sul ruolo di Dassilva un anno dopo l’omicidio

A che punto sono le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, l’anziana uccisa lo scorso 3 ottobre in via del Ciclamino a Rimini a un anno dalla morte, e cosa sappiamo sull’unico indagato, Louis Dassilva.
A cura di Ida Artiaco
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Pierina Paganelli
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È trascorso esattamente un anno da quando il corpo senza di vita di Pierina Paganelli è stato trovato senza vita nel garage del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, dove viveva. A scoprire il corpo senza vita, il mattino successivo alle 08.30, è stata la nuora, Manuela Bianchi, che ha allertato i soccorsi. Ma per la 78enne non c'era più nulla fare. Secondo l'autopsia, l'anziana sarebbe stata uccisa con 29 coltellate. Dopo mesi di indagini, a luglio è stato iscritto nel registro degli indagati Louis Dassilva, 34enne vicino di casa della vittima, che pare avesse una relazione extraconiugale con la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, moglie di suo figlio, Giuliano Saponi. Si ricordi che sin dall'inizio delle indagini sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, insieme a Louis sono finiti la moglie di quest'ultimo, Valeria, Manuela e il fratello Loris Bianchi.

Ma il giallo è ancora lontano dall'essere risolto. Ecco allora a che punto siamo oggi a un anno dall'omicidio e quali sono stati stati i punti di svolta delle indagini.

Il video della farmacia e l'orario della morte di Pierina Paganelli

Una prima svolta relativa alle indagini sulla morte di Pierina Paganelli arrivano a metà ottobre 2023 con un video della farmacia di via De Ciclamino, quasi di fronte il luogo del delitto. Stando ai filmati così ottenuti, intorno alle 22.08, la telecamera in questione mostra i fari posteriori di un'auto – verosimilmente la Panda rossa della Paganelli – che illuminano per pochi secondi il vetro della farmacia. La macchina sosta brevemente in corrispondenza della rampa che conduce al sotterraneo, in attesa che si apra il cancello automatico (che ogni sera viene chiuso a partire dalle 22). Ma poco dopo si vedono pure due sagome, una delle quali tornerebbe in direzione del palazzo, entrando nel quale è possibile raggiungere il garage utilizzando l'ascensore o le scale. Pur nella scarsa qualità dell'immagine, la persona raffigurata risultava di carnagione scura.

Sono stati svolti successivamente anche specifici accertamenti sui tempi, per verificare se l'intervallo tra la commissione dell'omicidio e l'orario della ripresa della telecamera fosse compatibile con quello richiesto per percorrere il tragitto tra il vano, ove era avvenuta l'aggressione e il ritorno al condominio del civico 31. Le verifiche compiute hanno avuto esito positivo.

L'arresto di Louis Dassilva

Dopo mesi di indagini, a luglio Louis Dassilva viene iscritto nel registro degli indagati. Il 35enne, come ha spiegato la Procura, è stato indagato ai fini di accertamenti irripetibili: in particolare, si fa riferimento nel provvedimento firmato dal pm Daniele Paci all'analisi dei reperti acquisti a seguito di un tampone vaginale e rettale effettuato su Pierina Paganelli. Tali reperti verranno comparati con il Dna dell'indagato, che aveva già fornito spontaneamente nei mesi scorsi agli inquirenti campioni del proprio Dna.

Secondo chi indaga, il 34enne avrebbe assassinato Paganelli per continuare la relazione extraconiugale con Bianchi e contemporaneamente mantenere il matrimonio con Bartolucci che negli anni avrebbe permesso all'uomo un tenore di vita agiato. Il 16 luglio Dassilva è stato arrestato e trasferito nel carcere di Rimini. L'11 settembre il tribunale del Riesame di Bologna ha deciso di confermare la misura cautelare in carcere.

I test genetici e il Dna maschile

Ad oggi non sono ancora noti i risultati dei test genetici che sono stati realizzati dai laboratori dell'Università di Tor Vergata a Roma. In particolare, si attende di sapere i risultati del tampone vaginale e rettale eseguito nelle parti intime della vittima. Di certo si sa già che un Dna maschile, anche se scarso, è stato rivenuto su una sola delle tracce campionate sulla gonna, sui frammenti dattiloscopici tamponati sul muro del garage dove la 78enne è stata uccisa, sul bisturi sequestrato in casa di Louis Dassilva, sugli occhiali e sull'astuccio contenuti nella borsa della vittima.

L'incidente probatorio sui dispositivi elettronici in uso a Dassilva

Infine, è stato fissato per lo scorso 30 settembre l'incidente probatorio sui dispositivi elettronici sequestrati a Louis Dassilva: al setaccio, secondo quanto deciso dal Gip, ci saranno chat, video e foto presenti su telefoni cellulari e laptop dell'indagato, ma durante gli accertamenti non verranno presi in considerazione movimenti e spostamenti di Dassilva, perché, sempre secondo il Gip, si potrà capire già dai contenuti dei messaggi il tenore della relazione extraconiugale che lo stesso 34enne aveva con Manuela Bianchi.

Gli accertamenti sui dispositivi tecnologici partono da 5 mesi prima l'omicidio di Pierina Paganelli, precisamente dal primo maggio, così da prendere in esame anche il periodo dell'incidente misterioso del figlio della vittima, Giuliano, avvenuto il 7 maggio, dopo che è stato investito da un pirata della strada. C'è un collegamento tra i due episodi? Le indagini continuano.

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