Famiglia sterminata dal monossido a Firenze, il capo dei pompieri: “Scena che non avrei voluto vedere”
Tre morti e una bimba di 6 anni, ricoverata in gravissime condizioni in ospedale, a Firenze. Con ogni probabilità è stato il monossido di carbonio il "killer silenzioso" della tragedia familiare avvenuta nella serata di mercoledì 18 dicembre, in una villa a San Felice a Ema, vicino alla zona del Galluzzo.
Chi erano le vittime della tragedia a Firenze
Le tre vittime sono il 49enne Matteo Racheli, suo figlio di 11 anni e la compagna Margarida Alcione, 46enne di origine sudamericana. La figlia di 6 anni della coppia è ancora viva, ma in condizioni critiche. Attualmente è ricoverata presso l’ospedale pediatrico Meyer, le sue condizioni sono preoccupanti. Nella tarda serata di ieri, le sue condizioni non risultavano ancora stabilizzate.
I due adulti erano imprenditori nel settore immobiliare, con diverse proprietà, alcune situate in centro. Alcune case erano affittate, altre adibite a bed & breakfast – raccontano nel borgo. Possedevano anche automobili di lusso, ma erano una famiglia semplice, sempre gentile e sorridente.
L'ispettore dei vigili del fuoco: "Una scena che non avrei voluto vedere"
La prima a capire che qualcosa non andava è stata la ex moglie di Matteo Racheli. Non riusciva a mettersi in contatto con il figlioletto, che viveva nella villa fiorentina insieme al padre, alla nuova compagna e alla sorellastra di sei anni. Non ricevendo risposta, ha deciso di chiamare il numero di emergenza 118. Quel silenzio, che durava dalla sera precedente, le sembrava insolito.
Sono stati gli operatori del 118 insieme ai vigili del fuoco a fare la drammatica scoperta attorno alle 14. "Una scena che non avrei voluto vedere", ha ammesso l'ispettore dei pompieri, Giuliano Dambello, della squadra intervenuta a San Felice a Ema. Tre persone erano purtroppo già decedute. La bimba di 6 anni è stata portata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Meyer. È in prognosi riservata e in pericolo di vita.
"Ci siamo trovati di fronte il padre con i due bambini sul divano, mentre la madre era più distante da loro. Dentro la casa – ha aggiunto Dambello – ci sono sia una caldaia sia delle stufe a pellet che vanno controllate."
L'ipotesi più accreditata è che siano stati avvelenati dal monossido di carbonio, forse a causa di un malfunzionamento di uno degli apparecchi. È probabile che le vittime si siano addormentate senza accorgersi di nulla.
Come sta la bambina di 6 anni: "Condizioni gravissime"
La piccola è in "condizioni gravissime ma stabili". Lo dice Francesca Menegazzo, della direzione sanitaria dell'Aou Meyer. "È stato possibile nella notte effettuare una prima seduta di ossigenoterapia in camera iperbarica presso l'ospedale di Careggi – aggiunge – La prognosi rimane riservata, non è possibile scioglierla. Gli accertamenti sono sempre in corso e la situazione è molto severa".
La dottoressa fa anche sapere che sono previste ulteriori sedute di ossigenazione in camera iperbarica, "facciamo un programma di massima, ma decidiamo di ora in ora in base all'andamento clinico". Ossigenoterapia in camera iperbarica che, spiega ancora, "viene effettuata nei casi di intossicazione da monossido di carbonio" che colpisce "in modo più importante cuore e cervello".