Cosa sappiamo del messaggio audio del Papa: “Parlava con i naselli, si sentiva il flusso dell’ossigeno”

Papa Francesco avrebbe registrato nella giornata di ieri l'audio diffuso in serata al Rosario in Piazza San Pietro. Il Santo Padre, ricoverato dal 14 febbraio scorso al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, lo avrebbe fatto "con i naselli al naso". È quanto hanno fatto sapere fonti vaticane che hanno sottolineato come da quel messaggio, nel quale ha ringraziato i fedeli per le preghiere per la sua salute, faceva trapelare "tutto lo sforzo" e "si sentiva il flusso dell'ossigeno" mentre parlava.
A far diffondere l'audio è stato proprio il Pontefice, dopo aver maturato la decisione in giornata perché probabilmente c'erano le condizioni per poterlo fare, ma "sicuramente il desiderio c'era da prima tanto è vero che Bergoglio anche domenica scorsa nell'Angelus scritto ringraziava per la mobilitazione per la sua salute", hanno aggiunto le fonti riferendosi al breve audio, dalla durata di meno di 20 secondi, registrato in spagnolo e non in italiano, anche "per rivolgersi ad un pubblico più largo, perché è la lingua parlata da più fedeli".
Intanto, Papa Francesco continua le terapie e la fisioterapia respiratoria al policlinico Gemelli, dove è ricoverato da 22 giorni per una polmonite bilaterale. In particolare, continua ad alternare l'ossigeno ad alti flussi di giorno e la maschera con l'ossigeno la notte per riposare meglio. Fonti vaticane spiegano che presumibilmente, data la decisione di oggi dei medici che hanno in cura il Pontefice, il quadro clinico si mantiene "stabile in un quadro complesso per cui la prognosi rimane riservata". Parte significativa del tempo sarà dedicata al riposo alternato ad un po' di lavoro: anche oggi Bergoglio ha provveduto a fare alcune nomine. Le fonti vaticane ricordano ancora che la valutazione sulla polmonite richiede tempo, "serve tempo maggiore anche per quanto riguarda la diagnostica ad immagini".