Cosa sappiamo del caso della bimba sparita nel Chietino: potrebbe trovarsi in Germania con la madre
Proseguono le ricerche della bimba di 8 anni della quale ieri è stata denunciata la scomparsa da San Giovanni Teatino (Chieti).
Come confermato a Fanpage.it da fonti investigative, è stata la madre, 36enne italiana, a portare via la piccola, affidata in parte ai servizi sociali del Comune e in parte alla nonna materna e alle zie, dopo che i genitori e un fratello erano stati arrestati il mese scorso con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: in particolare 300 grammi di hashish, ma nell'abitazione sono state trovata anche due pistole.
L'ipotesi più accredita dagli investigatori è che la donna, sottoposta all'obbligo di dimora nell'ambito della suddetta operazione antidroga (il marito era stato invece posto agli arresti domiciliari), abbia potuto agire nel timore di perdere la potestà genitoriale sulla figlia. Va comunque precisato come il caso non sia ancora trattato come una scomparsa dalle autorità, ma piuttosto come "un allontanamento volontario".
L'attenzione degli inquirenti è rivolta anche e soprattutto all'estero. La 36enne infatti potrebbe essere fuggita con la figlioletta in Germania, dove vive una parente del padre della bambina. Un viaggio sicuramente programmato nei dettagli considerato che la donna avrebbe anche chiesto due prestiti al fratello e a uno zio, si parla di mille euro complessivi.
La fuga è cominciata tra le 21 e le 22 di sabato sera 25 maggio: poco dopo essere andata a letto vestita, la madre l’avrebbe prelevata da casa della nonna, mentre la 72enne dormiva nella stanza accanto. Da San Giovanni Teatino, le due avrebbero viaggiato per tutta la notte verso Bologna dove, con un biglietto già acquistato, sono salite su un Flixbus diretto a Monaco di Baviera.
Solo domenica mattina la nonna si è accorta di quello che era accaduto e ha dato l'allarme. La 72enne è stata sentita in questura con la nipote di 20 anni, sorella più grande della bambina scomparsa, con l'obiettivo di raccogliere indizi utili alle indagini.
"Attendiamo gli sviluppi delle indagini – dice l’avvocato Antonio Massa che tutela la madre – la mia cliente era libera con il solo obbligo di dimora, aveva la potestà genitoriale sospesa, ma sapeva che la sua posizione era all’attenzione del Tribunale dei minori e poteva essere riabilitata".
